Lecce-Napoli | Sabato ore 18.00
Dopo aver superato Empoli, Monza e Torino, il Napoli punta al poker di successi consecutivi per continuare la corsa verso il titolo.
Il prossimo ostacolo si chiama Lecce, avversario da affrontare domani pomeriggio in trasferta, in una gara che potrebbe rivelarsi fondamentale per mantenere, o magari aumentare, il margine di vantaggio sull’Inter, attuale inseguitrice.
La vigilia, però, non è delle più semplici per Antonio Conte, alle prese con gravi defezioni in difesa. Juan Jesus ha già chiuso anzitempo la sua stagione, mentre anche Buongiorno sarà costretto al forfait a causa di una lesione all’adduttore della coscia destra. Due assenze pesanti che impongono soluzioni alternative.
In allenamento, Conte ha sperimentato più assetti per tamponare l’emergenza: oltre al giovane Rafa Marin, candidato naturale a sostituire Buongiorno accanto a Rrahmani, sarebbe stato testato anche Mathías Olivera al centro della difesa, con Spinazzola spostato sulla fascia sinistra.
Un possibile cambio di modulo potrebbe vedere il Napoli schierarsi con un 4-4-2, in cui Raspadori agirebbe da seconda punta al fianco di Lukaku. In mezzo al campo, invece, Anguissa parte favorito su Gilmour per una maglia da titolare.
Il tecnico azzurro cerca dunque nuove soluzioni tattiche per non interrompere la striscia positiva e blindare la vetta della classifica.
Le probabili formazioni:
Lecce (4-2-3-1): Falcone; Guilbert, Gaspar, Baschirotto, Gallo; Coulibaly, Ramadani; Karlsson, Berisha, Morente; Krstovic.
Napoli (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera, Spinazzola; Politano, Anguissa, Lobotka, McTominay; Raspadori, Lukaku.
Inter-Hellas Verona | Sabato ore 20.45
Prima di concentrarsi sul ritorno della semifinale di Champions League contro il Barcellona, in programma martedì 6 maggio, l’Inter è chiamata a ritrovare slancio in campionato, dove la lotta per il secondo posto con il Napoli è ancora aperta.
I nerazzurri, attualmente distanti tre lunghezze dagli azzurri, non possono permettersi ulteriori passi falsi, per non far scappare definitivamente la squadra di Conte.
Il prossimo ostacolo si chiama Hellas Verona, atteso a San Siro sabato, con l’obiettivo di mettere in difficoltà una formazione che, seppur proiettata verso l’Europa, non può trascurare il cammino in Serie A.
Non mancano però le complicazioni: Simone Inzaghi dovrà seguire il match dalla tribuna, dopo aver accettato un turno di squalifica in seguito alla vicenda legata agli ultras. Stessa sorte per Hakan Calhanoglu, anch’egli costretto a saltare l’incontro, complicando così le scelte a centrocampo.
Le probabili formazioni:
Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Carlos Augusto; Darmian, Frattesi, Asllani, Mkhitaryan, Zalewski; Arnautovic, Correa.
Hellas Verona (3-4-1-2): Montipò; Faraoni, Valentini, Frese; Tchatchoua, Serdar, Duda, Bradaric; Suslov; Sarr, Mosquera.
Roma-Fiorentina | Domenica ore 18.00
La Roma continua a credere nell’Europa che conta. Dopo l’impresa a San Siro contro l’Inter, i giallorossi si trovano a soli due punti il distacco dalla zona Champions League, sebbene il calendario riservi ancora incroci impegnativi come Atalanta e Milan.
Ora, però, il gruppo guidato da Ranieri ritrova l’Olimpico, dove proverà a sfruttare il fattore campo contro la Fiorentina, in uno scontro diretto che si preannuncia determinante per le ambizioni di entrambe le compagini.
La Fiorentina dovrà smaltire in fretta le scorie della semifinale d’andata di Conference League contro il Betis, la buona notizia è che potrà contare di nuovo su Kean, tornato da Parigi dopo i problemi personali avuti nelle scorse settimane.
I capitolini arrivano alla sfida forti di una striscia positiva di 18 risultati utili consecutivi, ma ogni passo falso potrebbe risultare fatale.
La corsa europea resta apertissima, ma servirà mantenere la massima lucidità. Nonostante la risalita in classifica, la Roma cammina ancora su un equilibrio in cui ogni punto pesa come oro, e il medesimo discorso vale per la Viola.
Le probabili formazioni:
Roma (3-4-2-1): Svilar; Celik, Mancini, Ndicka; Saelemaekers, Koné, Cristante, Angelino; Soulé, Pellegrini; Dovbyk.
Fiorentina (3-5-2): De Gea; Pongracic, Marì, Comuzzo; Folorunsho, Mandragora, Fagioli, Adli, Gosens; Gudmundsson, Kean.
Bologna-Juventus | Domenica ore 20.45
La Juventus affronta il rush finale del campionato in piena emergenza. Con quattro partite ancora da disputare e l’obiettivo della qualificazione alla prossima Champions League da conquistare, i bianconeri devono fare i conti con una situazione al limite: tra infortuni, assenze pesanti e pochi uomini a disposizione, le scelte per Igor Tudor sono ormai quasi obbligate.
Bologna e Lazio rappresentano due snodi cruciali per il cammino della Juve, ma la squadra si presenterà all’appuntamento con un organico ridotto al minimo, aggravato dalla presenza di quattro diffidati che rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione già precaria.
Tudor ha lavorato negli ultimi giorni con appena 16 giocatori di movimento, oltre ai portieri. Una cifra che lascia poco margine per le rotazioni. La formazione titolare è praticamente definita, così come i cambi, con l’allenatore che difficilmente potrà recuperare altri elementi nelle prossime 48 ore.
Il reparto più colpito resta la difesa: soltanto Renato Veiga e Kalulu sono disponibili come centrali di ruolo, lasciando il tecnico senza alternative in un settore chiave del campo. Anche in attacco le scelte sono ben poche, soprattutto dopo l’espulsione di Yildiz.
Per quanto riguarda il Bologna, Dan Ndoye continua ad allenarsi a parte e quasi certamente non sarà della partita. Si è allenato in gruppo Santiago Castbro, ma ad ora il favorito per giocare in attacco resta Dallinga.
Le probabili formazioni:
Bologna (4-2-3-1): Skorupski; Calabria, Beukema, Lucumì, Miranda; Freuler, Ferguson; Orsolini, Odgaard, Dominguez; Dallinga.
Juventus (4-3-2-1): Di Gregorio; Weah, Kalulu, Veiga, Cambiaso; Locatelli, Thuram, McKennie; Conceiçao, Nico Gonzalez; Kolo Muani.