L’ex numero 9 di Juventus, Milan e Nazionale fa cifra tonda

Pippo Inzaghi compie 50 anni. Mezzo secolo è passato da quando, quel 9 agosto 1973, veniva alla luce a Piacenza colui il quale sarebbe diventato uno degli attaccanti più formidabili della storia del calcio italiano ed internazionale. Un range temporale che ci ricorda siamo tutti un po’ invecchiati. Sembra ieri quando le sue inesauribili esultanze tributavano importanza incredibile anche ai gol segnati in amichevole. Era il segno di una fame che ha reso grande un calciatore che forse aveva minori qualità tecniche di altri, arrivati a livelli meno alti, ma che godeva di un talento fuori dalla norma per concretezza e capacità di essere decisivo in partite di importanza capitale.

Emiliano Mondonico disse che non era lui ad essere innamorato del gol, ma il gol ad essere innamorato di lui. Una definizione che raccontava quanto Inzaghi fosse speciale nell’essere il migliore di altri a trovare gol fortuiti, sulla linea di porta e sul filo del fuorigioco. Piacenza, Leffe, Verona, Parma, Atalanta, Juventus e Milan nel suo palmares, oltre alla Nazionale. Le medaglie più importanti della sua vita sono le due Champions League conquistate con i rossoneri e il titolo di campione del mondo con l’Italia. A lungo è stato il miglior realizzatore della maggiore competizione continentale, caratteristica che dà la dimensione di quanto rappresentasse un interprete di livello internazionale.

Fece parte di quella generazione d’oro che comprendeva anche Buffon, Cannavaro, Nesta, Pirlo, Totti, Del Piero e Vieri. Un fenomeno tra i fenomeni a cui oggi si guarda con nostalgia nel giorno dei suoi cinquant’anni. Inzaghi, una vita per il calcio anche nella sua carriera da allenatore. 624 presenze e 291 gol sono la fotografia di chi ha saputo fare la storia con la sua straordinaria capacità realizzativa.

Auguri Pippo, una vita nel calcio che prosegue nella sua avventura da allenatore.