Quasi 70 milioni di euro. Secondo le indiscrezioni, questa è la cifra che Al-Qadsiah ha pagato per assicurarsi le prestazioni di Mateo Retegui. Il calciatore argentino, naturalizzato italiano, sceglie di lasciare l’Europa e trasferirsi in Arabia Saudita a ventisei anni. Secondo quanto riportano diverse fonti dovrebbe guadagnare venti milioni a stagione per tutta la durata del contratto quadriennale firmato. Un orizzonte che sicuramente gli permette di capitalizzare l’essere stato capocannoniere della Serie A con venticinque reti nella passata stagione.
Retegui in Arabia Saudita: non è una novità che un calciatore così giovane lasci l’Europa
Il futuro per Retegui è nella Saudi Pro League. Una scelta che lo porta sicuramente al di fuori della dimensione dove, in questo momento, si gioca il calcio di maggiore livello, benché sia noto quanto il calcio in Arabia Saudita sia destinato a crescere grazie ai cospicui investimenti che lo stanno caratterizzando nelle ultime stagioni. C’è però qualcosa che cambia per il calcio italiano, che perde forse il centravanti di riferimento della Nazionale italiana.
Retegui non è comunque il primo calciatore sulla cresta dell’onda in Europa a trasferirsi in Arabia Saudita. Questo, in un certo senso impone a tutti, di seguire con grande attenzione questo campionato, perché potrebbe diventare un orizzonte comune nel prossimo futuro. Forse è sbagliato immaginare che calciatori che decidono di lasciare l’Europa siano in qualche modo destinati a sparire dai radar. In primis perché il livello, ad esempio in Arabia Saudita, sta salendo e nel futuro diventerà probabilmente ricorrente pensare che un calciatore top possa continuare ad essere tale anche lasciando il Vecchio Continente.
Retegui e la Nazionale di Gattuso: una storia che può proseguire
L’esempio più lampante è Cristiano Ronaldo. Nonostante l’età avanzata e il fatto che da diverso tempo giochi in Arabia Saudita non ha scalfito l’inesauribile capacità di fare la differenza in ogni competizione. Ma come lui tanti calciatori che giocano nello stesso campionato, ancora giovani, non hanno perso lo smalto di chi può comptere a livello internazionale. Ecco perché Retegui, che qualche anno ha fa scelto di giocare con la maglia dell’Italia, resta un profilo che Gattuso continuerà a seguire. Anche perché non è che l’Italia abbia un’abbondanza di attaccanti tale da poter fare scelte trancianti.