Serie A, 21° giornata: l’Inter e il Napoli si sfidano per il tricolore, la Juventus torna alla vittoria battendo il Milan

Bene le romane, altro stop per la Fiorentina. Corsa alla salvezza avvincente con sei squadre in due punti

Roma-Genoa  3-1

Grazie a una ripresa brillante, la Roma si impone sul Genoa con il risultato di 3-1. I giallorossi iniziano con grande intensità, sfiorando il vantaggio già nei primi minuti: Paulo Dybala, con una punizione spettacolare, colpisce il palo a portiere battuto.

La rete dell’1-0 arriva al 25’, dopo un’azione sviluppata sulla destra. Saelemaekers effettua un cross perfetto, trovando Pellegrini in area; il capitano vede il suo tiro respinto da Leali, ma Dovbyk è rapido nel tap-in vincente.

La reazione del Genoa non si fa attendere. La squadra di Vieira trova il pareggio pochi minuti dopo, al 33’, con un’azione sorprendente. Su un calcio d’angolo ben battuto da Miretti, Masini, alla sua prima da titolare in Serie A, segna con un potente tiro al volo, superando Svilar e firmando il suo primo gol nella massima serie. Nel finale del primo tempo, la Roma tenta di aumentare il ritmo, ma il risultato resta bloccato sull’1-1.

Nella ripresa, il match cambia volto grazie all’ingresso di El Shaarawy al posto di Pellegrini. L’ex Milan e Monaco, in tandem con Dybala, dà una nuova energia alla manovra romanista. Al 60’, Dybala serve un assist perfetto per il “faraone”, che con un destro a giro batte Leali portando la Roma sul 2-1.

Sulle ali dell’entusiasmo, i giallorossi trovano il colpo del definitivo 3-1 al 73’. Ancora una volta protagonisti El Shaarawy e Dybala: un cross basso del primo manda in confusione il portiere del Genoa, che finisce per spingere goffamente il pallone nella propria rete.

Con questa vittoria, la Roma sale a 27 punti e si piazza momentaneamente al nono posto in classifica. Il Genoa, invece, resta fermo a 23 punti e rischia di essere superato dal Torino nella corsa salvezza.

 

 

Bologna-Monza  3-1

Dopo tre partite senza successi, il Bologna di Italiano conquista tre punti fondamentali battendo il Monza 3-1. La partita si accende nel primo tempo, con il Monza che passa in vantaggio grazie a Maldini, servito in contropiede da Ciurria.

La reazione dei rossoblù è immediata: Castro pareggia di testa su assist di Orsolini, mentre Odgaard completa la rimonta con un sinistro preciso, sfruttando un passaggio decisivo di Dominguez. La squadra di Bocchetti fatica a reggere il pressing avversario e chiude la prima frazione sotto nel punteggio.

Nella ripresa, il Bologna continua a dominare, trovando il tris con Orsolini, che concretizza un cross di Lykogiannis. Nonostante i cambi effettuati dal Monza per cercare di riaprire il match, la squadra brianzola si mostra disorganizzata e poco incisiva, subendo la maggior fisicità e tecnica degli uomini di Italiano.

Il Bologna sfiora più volte il quarto gol, con un palo colpito da De Silvestri e altre occasioni per Dallinga e Lucumì, ma il risultato non cambia.

Con questa vittoria, i rossoblù restano in corsa per un posto in Europa, mentre il Monza, sempre più ultimo in classifica, continua a lottare per la salvezza.

 

Juventus-Milan  2-0

La Juventus prende subito in mano la partita, controllando il possesso e stazionando stabilmente nella metà campo del Milan. I rossoneri, invece, puntano su recuperi rapidi e verticalizzazioni veloci, cercando di sfruttare le ripartenze. La prima occasione degna di nota arriva dai bianconeri: un destro a giro di Mbangula sfiora la parte alta della rete e termina sul fondo.

Al 14′, Koopmeiners prova a sorprendere Maignan con un potente tiro dalla distanza, ma il pallone si spegne di poco sopra la traversa. Il Milan risponde affidandosi alle accelerazioni di Leao e agli inserimenti di Reijnders: proprio l’olandese si rende pericoloso al 19′ con un tiro ravvicinato, respinto provvidenzialmente da Locatelli su schema da calcio d’angolo.

Al 27′, i rossoneri costruiscono la loro occasione più importante con una manovra confusa in area: Di Gregorio e la difesa juventina riescono comunque a neutralizzare il pericolo dopo un’azione insidiosa di Leao. Sul ribaltamento di fronte, Gonzalez spreca malamente incartandosi col pallone.

Nel finale del primo tempo, al 36′, Yildiz ha l’opportunità di sbloccare il risultato con un destro incrociato, ma colpisce male e facilita l’intervento di Maignan, che devia in angolo. Nonostante un possesso palla vicino al 70%, la Juve fatica negli ultimi 25 metri, mancando di precisione e incisività per concretizzare il dominio territoriale.

Ad inizio ripresa, Thiago Motta è costretto a rinunciare a Yildiz, fermato da un problema all’adduttore, e inserisce Weah. L’americano si rende subito protagonista, avendo sul destro una grande occasione per sbloccare il match, ma calcia su Maignan. Sulla respinta, Koopmeiners anticipa Theo Hernandez, ma spreca clamorosamente centrando anche lui il portiere rossonero.

Il Milan appare in difficoltà e la Juventus ne approfitta al 60′, trovando il vantaggio con un pizzico di fortuna. Il destro di Mbangula, indirizzato sul secondo palo, viene deviato da Emerson Royal, spiazzando completamente Maignan e regalando l’1-0 ai bianconeri.

La squadra di Motta non si accontenta e continua a spingere. Cinque minuti dopo, arriva il raddoppio: Thuram serve un perfetto pallone in verticale per Weah, che supera Tomori con un dribbling secco e piazza il mancino nell’angolino basso, siglando il 2-0.

Nel finale, la Juventus arretra il baricentro per proteggere il risultato, mentre il Milan tenta un timido arrembaggio con gli ingressi di Jovic e Camarda. Tuttavia, i rossoneri non riescono a impensierire seriamente la retroguardia bianconera, e il match si chiude sul 2-0.

 

 

Atalanta-Napoli  2-3

Il Napoli conquista una vittoria pesantissima a Bergamo, superando l’Atalanta per 3-2 in un match combattuto e spettacolare. Gli azzurri, senza impegni europei, possono ora concentrarsi sulle ultime 17 partite di campionato, un vantaggio importante nella volata finale.

L’Atalanta parte forte e si affida alle giocate sulle fasce, in particolare con Bellanova e Lookman, il più pericoloso dei bergamaschi. Al 16′, Retegui porta avanti i padroni di casa con un sinistro potente e preciso da posizione defilata, che finisce proprio sotto la traversa.

La reazione del Napoli è immediata: al 27′, Neres serve Politano, che firma il pareggio anch’egli con un tiro violento e preciso sotto la traversa, dove Carnesecchi non può arrivare.

Gli azzurri continuano a spingere e completano la rimonta al 40′: un’azione iniziata da un tacco di Neres e rifinita da Anguissa consente a McTominay di concludere a botta sicura per il 2-1.

Nella ripresa, la Dea rientra con grande aggressività, trovando il meritato pareggio al 56′. Lookman, autore di una giocata straordinaria, salta Di Lorenzo e insacca il 2-2 con un sinistro preciso.

Gli uomini di Gasperini sfiorano più volte il vantaggio, ma Meret si supera su un colpo di testa di De Ketelaere e un tiro di Samardzic.

Quando l’Atalanta sembra padrona del gioco, il Napoli colpisce ancora. Al 78′, Anguissa pennella un cross perfetto per Lukaku, che sposta Scalvini e insacca di testa il gol del definitivo 2-3. L’Atalanta tenta un assalto finale, ma i partenopei reggono e portano a casa tre punti fondamentali, consolidando il primato e alimentando i sogni scudetto.

 

 

Fiorentina-Torino  1-1

Il match tra Fiorentina e Torino termina 1-1 al termine di una gara combattuta, segnata da errori decisivi e ritmi altalenanti. L’avvio è intenso, entrambe le squadre che cercano di imporsi con ribaltamenti continui di fronte che rendono la partita vivace.

La prima occasione è per Gudmundsson, che impegna Milinkovic-Savic con un sinistro centrale, mentre Tameze risponde per il Torino con un colpo di testa ben controllato da De Gea.

Il match resta equilibrato fino al 33′, quando Dembele, già ammonito, trattiene ingenuamente Folorunsho e si fa espellere, lasciando il Torino in dieci uomini. La Fiorentina approfitta subito della superiorità numerica e al 38′ passa in vantaggio: Gudmundsson inventa per Colpani, il cui tiro viene respinto da Vanja, ma Kean si avventa sul pallone e segna di testa l’1-0.

Nel finale del primo tempo, il Torino prova a reagire con un’iniziativa di Karamoh, che sfiora il palo, e con un colpo ravvicinato di Kean su cui Milinkovic-Savic compie un grande intervento. Un’autotraversa di Comuzzo in pieno recupero rischia di capovolgere il match, ma il primo tempo si chiude con la Fiorentina avanti.

Nella ripresa, il Torino prova a riorganizzarsi in inferiorità numerica, mentre i viola cercano il raddoppio senza trovare spazi. Al 70′, però, arriva l’episodio che cambia la partita: un rinvio dal fondo dei padroni di casa si trasforma in un clamoroso errore tra Comuzzo e Adli, spalancando la porta a Gineitis, che sigla il pareggio per i granata.

Il finale di gara è caratterizzato da nervosismo e poche occasioni significative. Il risultato non cambia, e al triplice fischio la Fiorentina lascia il campo tra i fischi dei tifosi per un pareggio che sa di occasione sprecata.

 

Parma-Venezia  1-1

Il Parma non va oltre l’1-1 contro il Venezia, che strappa un punto d’oro al Tardini grazie a una grande prestazione di Stankovic. Il portiere lagunare si erge a protagonista, negando ai ducali una vittoria che sarebbe stata meritata per quanto visto in campo.

Il match si sblocca al 20′, quando un intervento falloso di Mandela Keita su Yeboah in area regala un rigore al Venezia. Dal dischetto, Pohjanpalo è freddo e firma l’1-0 per gli ospiti.

La reazione del Parma arriva subito, ma né HernaniMihaila riescono a trovare il pari, anche per merito di Stankovic, decisivo in più occasioni.

Nel secondo tempo, Pecchia cambia volto alla squadra con un triplo cambio: dentro Camara, Man e Bonny. La scossa è evidente, e al 56′ arriva il pareggio: Camara viene steso in area da Candela e l’arbitro assegna un rigore, trasformato con freddezza da Hernani, alla sua terza rete stagionale dal dischetto.

Nonostante il pari, il Parma continua a premere, andando vicino al gol del vantaggio con una sassata su punizione di Hernani al 74’, neutralizzata con un miracolo da Stankovic.

Il Venezia, in emergenza difensiva e costretto a schierare due terzini come braccetti, risponde con un moto d’orgoglio: al 78’, Oristanio segna dopo una splendida azione personale, ma la rete viene annullata per un fuorigioco all’inizio dell’azione.

Nel finale, i ducali tentano il tutto per tutto, ma Stankovic salva i suoi ancora una volta, negando le reti a Valenti e Camara. Il match si chiude sull’1-1: il Venezia resta penultimo a quota 15 punti, ma esce soddisfatto per un pareggio prezioso. Il Parma, invece, sale a 20 punti, ma continua a faticare negli scontri diretti.

 

Cagliari-Lecce  4-1

Il Cagliari conquista una vittoria fondamentale nello scontro diretto contro il Lecce, imponendosi con un netto 4-1 all’UnipolDomus. Dopo un primo tempo equilibrato, i rossoblù ribaltano la partita nella ripresa grazie ai cambi e approfittano del crollo psicologico dei salentini, rimasti in dieci.

In avvio sono gli ospiti a spingere, ma il ritmo spezzettato limita le occasioni da gol. La prima chance arriva al 19′, con Falcone bravo a opporsi al tiro di Adopo.

Il Cagliari risponde con un tentativo di Luperto e una conclusione di Krstovic al 32′, su cui Caprile si supera. Al 42′, però, è il Lecce a trovare il vantaggio: Tete Morente ispira Pierotti, che batte Caprile con un destro preciso sul secondo palo.

Nel secondo tempo, la partita cambia volto grazie alle mosse dalla panchina. Giampaolo tenta di coprirsi con Bonifazi, ma Nicola inserisce Deiola e Gaetano, che cambiano l’inerzia del match. Al 60′, proprio i due nuovi entrati confezionano il pareggio: Deiola serve Gaetano con un tacco spettacolare, e l’ex Napoli insacca con un tiro potente per l’1-1. Sei minuti dopo, Marin batte un corner insidioso che colpisce la schiena di Luperto, causando l’autorete del 2-1.

Il Lecce prova a reagire, ma l’espulsione di Rebic al 72′ per un intervento duro su Mina spegne ogni speranza. In blackout totale, i salentini subiscono due reti nel giro di cinque minuti: al 79′, Zortea segna di testa su cross di Augello, mentre all’84′ Obert chiude i conti con un meraviglioso tiro a giro che batte Falcone.

Il Cagliari sale a quota 21 punti, staccandosi momentaneamente dalla zona retrocessione con un +2 sulle terzultime. Il Lecce, invece, resta fermo a 20 punti e vede avvicinarsi pericolosamente il fondo della classifica.

Boulaye Dia

Hellas Verona-Lazio  0-3

La Lazio conquista una vittoria netta per 3-0 contro l’Hellas Verona, consolidando il quarto posto in classifica e lasciando i padroni di casa invischiati nella lotta salvezza. I biancocelesti di Baroni si mostrano cinici e organizzati, sfruttando gli errori della difesa veneta e capitalizzando le occasioni.

Il match si sblocca subito: dopo appena due minuti, Gigot segna di testa su calcio d’angolo battuto da Zaccagni. L’Hellas prova a reagire con Tengstedt, ma Provedel chiude lo specchio.

La Lazio, in vantaggio, domina il possesso con Rovella e Guendouzi, mentre il Verona fatica a costruire e si affida a lanci lunghi per cercare le punte. Il raddoppio arriva al 27′, con Dia che sfrutta un contropiede e un errore della difesa gialloblù per insaccare con un sinistro preciso.

Nel finale di primo tempo, l’Hellas cerca una reazione, ma senza fortuna: Duda e Tengstedt vengono fermati da Provedel, mentre Serdar colpisce la parte alta della traversa.

Nella ripresa, il Verona parte con maggiore aggressività, schiacciando la Lazio e provando a costruire sulle fasce. Tuttavia, la spinta dei padroni di casa lascia spazi alle ripartenze biancocelesti: al 65′, Zaccagni chiude virtualmente la gara segnando il 3-0 su assist di Dia, dopo un errore di Tchatchoua.

Nel finale, entrambi i tecnici effettuano diversi cambi, ma senza alterare l’inerzia del match. Provedel salva su un tentativo di Bradaric, mentre Pedro regala alcune giocate di qualità. L’unico episodio degno di nota negli ultimi minuti è l’espulsione di Duda al 90′ per doppia ammonizione.

La Lazio porta a casa tre punti preziosi e si riprende il quarto posto, mentre il Verona, al debutto con la nuova proprietà americana, incassa una sconfitta pesante e resta nei bassifondi della classifica.

 

 

Inter-Empoli  3-1

L’Inter supera l’Empoli 3-1 a San Siro in una gara decisa nella ripresa e si mantiene salda nella corsa al vertice della Serie A. Guidati in campo dal vice Farris, complice la squalifica di Simone Inzaghi, i nerazzurri vincono con un mix di controllo, qualità e colpi dei singoli, rispondendo così al successo del Napoli.

Nel primo tempo i padroni di casa dominano il possesso e il ritmo, ma senza spingere troppo sull’acceleratore, cercando di gestire le energie in vista degli impegni di Champions League.

Nonostante il palleggio lento e la poca incisività sotto porta, l’Inter crea diverse occasioni, fermate dalle parate di Vasquez e dai salvataggi di Grassi e Viti. L’Empoli, invece, si limita a difendersi compatto, senza mai ripartire, complice anche l’imprecisione di Barella e un Taremi poco incisivo accanto a Lautaro Martinez.

La ripresa si apre con un timido tentativo dell’Empoli, ma l’Inter risponde subito e al 55′ sblocca la gara: Lautaro Martinez, con un potente destro dal limite dell’area, batte Vasquez e porta avanti i nerazzurri.

Da quel momento, la squadra toscana lascia più spazi, e al 77′ Dumfries raddoppia con un colpo di testa da centravanti sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Nel finale, l’Empoli riapre momentaneamente la partita con un gol dell’ex Sebastiano Esposito, bravo a superare De Vrij in area e infilare la rete del 2-1. Tuttavia, ogni speranza degli azzurri svanisce pochi minuti dopo, quando Thuram, su assist di Arnautovic, chiude i conti in contropiede, siglando il definitivo 3-1.

Con questa vittoria, l’Inter prosegue la sua corsa scudetto rimanendo in scia al Napoli, mentre l’Empoli resta a lottare per la salvezza.

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