Quattro reti in quattro presenze. L’avvio di stagione di Mimmo Berardi conferma ancora una volta quanto il calciatore sia decisivo in Serie A ed una leggenda del Sassuolo. Sono 128 i gol con la maglia neroverde in una carriera costantemente passata al centro del mercato con potenziale parabola simile a quella di tanti altri calciatori: il bomber di provincia ambito da squadre di primissima fascia.

L’idea diffusa è che, ad un certo punto, il passaggio alla big sia qualcosa di inevitabile. Soprattutto se quest’ultima manifesta un’interesse, forte di prospettive più ambiziose e forse anche della possibilità di offrire un contratto più robusto. Non sempre, però, va nella direzione che tutti credono debba andare perché una logica accettata nell’immaginario collettivo la impone.

Può succedere che per volontà o per mancanza di incastri le cosa possano andare diversamente. Per tutto il tempo, però, si parlerà sempre di mercato: un po per intendersi come è accaduto per tutta la parentesi di Totò Di Natale all’Udinese.

Berardi è in questa situazione da quasi un paio di lustri. Al momento non si è mai spostato dall’Emilia, in una squadra in cui è diventato grande mentre essa stessa diventava grande. Partire dalla provincia non gli ha vietato di vincere un Europeo e lo sta consegnando a fare qualcosa che sarà di difficile emulazione nella storia del club neroverde.

Gennaio è sempre più vicino. E di Berardi e di mercato se ne parlerà ancora.

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