Alla scoperta del volto nuovo che farà parte del gruppo degli azzurrini

Gli oriundi nella Nazionale italiana non sono ormai una novità. Si ricorderà, ad esempio, quanto fece discutere la scelta di portare Camoranesi in azzurro, benché fosse argentino di nascita. Una novità importante dopo anni in cui la florida scuola di talenti italiana lasciava poco spazio a calciatori che fossero prodotti di altre nazioni calcistiche.

Da quel momento in avanti di “italiani da doppio passaporto” se sono visti tanti, con alterne fortune.

Oriundi in Nazionale, ormai è quasi consuetudine

Il calcio, però, stava iniziando a cambiare. E oggi, ad esempio, non è raro ritrovare calciatori italiani che stanno facendo tutta la trafila in un settore giovanile tedesco. Magari perché cresciuti anche personalmente oltre le Alpi.

Il commissario tecnico della Nazionale Under 21 Paolo Nicolato ha convocato Bruno Zapelli. Un giovane di cui si sa poco e che ha ricevuto la chiamata azzurra prima di quella del paese dove è cresciuto calcisticamente e come persona.

Il profilo di Bruno Zapelli

Un nome e un cognome che tradiscono chiare origini italiane, benché la carta di identità sia totalmente argentina. Nato a Carlos Paz il 16 maggio del 2002 gioca attualmente nella massima serie argentina con la maglia del Belgrano. Prenderà a parte a due amichevoli che gli azzurrini giocheranno nel mese di marzo. Il 24 ed il 27 febbraio rispettivamente contro Serbia ed Ucraina. Gioca come trequartista e di lui si dice abbia come idolo Riquelme.

In questa stagione ha giocato 5 gare nella Superliga. Nella sua giovane carriera ci sono, però, già 64 partite, 4 gol e 8 assist in Primera Nacional, il secondo livello del calcio argentino. Lì ha militato sempre con il Belgrano giocando trequartista o ala. Agisce anche da seconda punta ed è destro di piede.

Per Zapelli la scelta di rispondere alla chiamata della Nazionale italiana non è vincolante. Giocare, infatti, con le selezioni giovanili non gli preclude la possibilità di giocare in futuro per l’Argentina. Diverso sarebbe stato se avesse giocato una partita ufficiale con la Nazionale maggiore di Roberto Mancini. Neanche le amichevoli giocate con le rappresentative senior rappresentano un vincolo. Chiaramente ogni congettura rischia di essere fuori luogo senza ascoltare quella che è la sua posizione sul tema Italia-Argentina nella sua vita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *