La ripresa del campionato di Serie A dopo i Mondiali in Qatar era un’incognita. C’era ansia di sapere come, dopo uno stop così lungo, i valori potessero essere alterati rispetto alla prima parte di stagione.

Di certo l’interruzione non ha cambiato molto per il Napoli, che anzi ha incrementato il proprio vantaggio sulle più immediate inseguitrici.

Dalla sedicesima, giornata in cui il campionato è ripreso, alla ventunesima, l’ultima giocata, i dati sono eloquenti.

La squadra di Spalletti ha conquistato cinque vittorie ed una sconfitta. Il ko risale alla sfida contro l’Inter, arrivata proprio in apertura di 2023. Dopo quel tonfo, sono arrivate cinque vittorie che hanno ribadito all’intero torneo quale squadra, ad oggi, sia la più forte per distacco.

Gli azzurri hanno guadagnato tre punti sulla formazione meneghina, nonostante il ko nel confronto diretto. Per gli uomini di Simone Inzaghi sono arrivati quattro successi, un pareggio ed una sconfitta. Il ruolino è la stesso della Roma di Mourinho.

Le tre squadre citate (13 punti dopo i Mondiali) sono davanti all’Atalanta, fermatasi a 11 e che era imbattuta dalla ripresa in avanti fino al ko dell’ultimo turno contro il Sassuolo.

Seguono a quota 10 Juventus, Monza e Bologna. Chi, invece, ha vissuto un periodo davvero negativo è il Milan e a raccontarlo sono soprattutto i numeri.

I rossoneri, con una sola vittoria conquistata, hanno messo insieme solo cinque punti in sei partite. Pesano le tre sconfitte (e 2 pareggi)

Chi, invece, ha fatto peggio in assoluto sono Salernitana e Sampdoria 4 punti e Cremonese 1.

Ecco la classifica completa.

Napoli 15, Roma e Inter 13, Atalanta 11, Juventus, Monza e Bologna 10, Lazio, Torino, Empoli e Verona 9, Lecce 8, Sassuolo 7, Milan, Udinese, Fiorentina e Spezia 5, Salernitana e Sampdoria 4, Cremonese 1.

Si registra una certa sovrapposizione tra i valori espressi nelle prime giornate e quelli avuti dopo i Mondiali. Poche le eccezioni. Un po’ sotto tono oltre, al Milan, la Lazio e l’Udinese, decisamente meglio rispetto al pre-Mondiale invece squadre come il Verona.

Per il resto sono poche le oscillazioni decise che abbiano fatto segnare un netto calo o miglioramento di rendimento.

I dati saranno, ovviamente, da confrontare a fine campionato, quando però potrebbe incidere anche il mercato di gennaio. Oltre a tutti i fattori che di solto si verificano nell’evoluzione di una stagione.

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