Non per tutti è facile dare una spiegazione a quello che sta accadendo nelle ultime settimane in Serie.

Quello che sta succedendo in Serie B, soprattutto se visto dall’esterno, potrebbe apparire un caos a cui è difficile trovare spiegazione. Andando, però, nel dettaglio si può rintracciare quantomeno il filo logico di ciò che si sta verificando. CI sono due squadre che avrebbero ottenuto, in base ai risultati del campo, il diritto a disputare il campionato cadetto. Sono, però, escluse in seguito alla decisioni del Collegio di Garanzia dello Sport.

Si tratta della Reggina e del Lecco. Gli amaranto hanno provato a ristrutturare il proprio debito attraverso il Codice della Crisi di Impresa. Lo scorso 12 giugno hanno ottenuto l’omologa e hanno seguito le indicazioni del Tribunale nel programmare i pagamenti. Risultato? Per la Covisoc, il Consiglio Federale ed anche il Consiglio Federale non aver pagato circa 750.000 euro di pendenze erariali entro il termine calcistico perentorio del 20 giugno vale l’esclusione dal campionato. In più è stato indicato che l’abbattimento del debito si basa su un’omologa che, pur essendo esecutiva, non è ancora definitiva. La posizione degli amaranto è quella di chi ha seguito una legge dello Stato, non vietata dall’ordinamento Figc. Se ne riparlerà al Tar.

E il Lecco? Ha conquistato la promozione in Serie B, non è riuscito ad indicare in tempo uno stadio di casa in virtù dell’impossibilità ad utilizzare il proprio. Pur avendo chiesto una proroga e avendo dimostrato il massimo impegno a risolvere una questione burocratica, i lombardi sono al momento fuori perché in base al concetto di perentorietà non sono riusciti ad avere i criteri infrastrutturali adeguati al 20 giugno. La situazione si è risolta solo in un secondo momento. La Covisoc aveva già segnalato i lombardi, il Consiglio Federale aveva reinserito il Lecco e poi il Collegio di Garanzia dello Sport aveva escluso nuovamente i lombardi e dato ragione al Perugia.

Gli umbri sono la seconda squadra candidata ad essere ammessa in caso di esclusione di Reggina e Lecco. La prima è il Brescia. Entrambe hanno presentato domanda di riammissione, ma la decisione definitiva potrebbe arrivare solo ad agosto inoltrato. Quando, cioè, si saranno tenuti gli ultimi due gradi di giudizio: il 2 agosto al Tar e il 29 al Consiglio di Stato. Reggina e Lecco non hanno certo voglia di arrendersi rispetto alla volontà di provare a difendere le proprie ragioni.

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