La Cremonese, allora in Serie B, raggiunse la semifinale solo nel 1986/1987 quando fu poi eliminata dall’Atalanta 

Per una Cremonese che va malissimo in campionato, ce n’è una che invece vola in Coppa Italia. Se la squadra in Serie A non è ancora riuscita a trovare la prima vittoria, il rendimento in Coppa è completamente opposto. Nel primo turno, con Massimiliano Alvini al timone, i grigiorossi si sono imposti 3-2 sulla Ternana, mentre nel secondo hanno avuto la meglio 4-2 sul Modena ai supplementari. Poi, con l’arrivo di Davide Ballardini in panchina al posto dell’esonerato tecnico di Fucecchio, la Cremo compie una doppia impresa. Agli ottavi di finale fa fuori ai rigori il Napoli schiacciasassi al Maradona e ai quarti elimina la Roma all’Olimpico battendola 2-1 al termine dei tempi regolamentari. E ad aprile si giocherà la doppia sfida con la Fiorentina che potrebbe regalare al popolo cremonese una storica finalissima.

1986/1987, la prima e unica semifinale della Cremonese in Coppa Italia

Già, perché nella sua lunga storia, la Cremonese aveva già raggiunto la semifinale di Coppa Italia. Per ritrovarla così avanti, bisogna però andare indietro con la macchina del tempo fino alla stagione 1986-1987. Pur militando in Serie B, la squadra all’epoca allenata da Bruno Mazzia si spinse sino a un passo dalla finale. In quell’occasione fu l’Atalanta, quella che poi l’anno seguente arriverà fino alla semifinale di Coppa delle Coppe, a svegliare la Cremonese del sogno. Dopo il secondo posto dietro la Juventus nel Girone 3, i grigiorossi eliminarono il Verona ai rigori negli ottavi (doppio 0-0) e l’Inter sempre ai penalty (doppio 1-1, gol di Lombardo all’andata e Buongiorno al ritorno). La doppietta di Incocciati complicò però il cammino della squadra di Mazzia che uscì battuta 2-0 a Bergamo e non andò oltre lo 0-0 nel match di ritorno a Cremona. 

A caccia della storia: finale di Coppa Italia e partecipazione (forse) alla Supercoppa Italiana

Ora Ballardini proverà a regalare questa gioia, e chissà quali altre, ai tifosi cremonesi. Benché le dichiarazioni di rito dei principali dirigenti parlino di obiettivo salvezza, l’occasione è molto ghiotta soprattutto in virtù del fatto che sono già stati superati due avversari molto ostici e la Fiorentina, con tutto il rispetto, non è al livello della Roma e tantomeno del Napoli. Il raggiungimento della finale non porterà alcuna qualificazione europea (solo la vincitrice accede all’Europa League), ma non è da escludere la qualificazione alla Supercoppa Italiana. La Lega Serie A potrebbe cambiare il format, trasformando l’attuale gara secca in una final four. L’accesso premierebbe le prime due in campionato e le due finaliste di Coppa Italia. E per la Cremonese sarebbe un’altra pagina di storia. 

Giordano Signorelli

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