Come ogni grande manifestazione per nazionali, la rassegna continentale in arrivo segnerà un punto di cambiamento in alcune procedure nella gestione delle gare da parte dei direttori gara

Si annunciano tempi duri per quanti sono soliti protestare ad ogni decisione arbitrale. Magari per provare a condizionare il direttore di gara in viste di nuove scelte che sarebbero da fare nella gara. Euro 2024, infatti, potrebbe segnare una linea di demarcazione tra ciò che veniva tollerato prima e ciò che non lo sarà più.

Qualche settimana fa il direttore generale arbitrale dell’Uefa Roberto Rosetti ha scritto una lettera aperta in cui ha spiegato quali saranno i prossimi indirizzi. Tra questi c’è infatti una totale apertura al dialogo verso i capitani, decisamente verso quelle situazioni in cui si vede l’arbitro accerchiato da più calciatori pronti ad protestare. In questa circostanza l’arbitro è, in un certo senso e da ora in avanti, legittimato a mostrare un cartellino giallo verso chiunque infranga questa nuova direttiva.

Nel caso in cui il capitano sia il portiere e quindi impossibilitato a stare vicino all’azione, dovrebbe toccare al vice capitano fare da portavoce con il direttore di gara. Insomma da una parte gli arbitri avranno la possibilità di fornire spiegazioni esaustive delle proprie decisioni, ma dall’altra toccherà al capitano essere l’unico interlocutore.

Potrebbe, dunque, esserci il rischio che nel caso in cui un arbitro venga accerchiato dai giocatori di una stessa squadra posano anche fioccare i cartellini gialli? Saranno le prime circostanze analoghe che dovessero verificarsi nel corso della manifestazione a determinare l’idea che l’indirizzo è quello o se invece ci sarà una minima tolleranza.

Di certo più che di proteste c’è tanta voglia di vedere grande calcio in una manifestazione che resta di altissimo livello.

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