Colui che si candida a diventare uno degli attaccanti più prolifici della storia dovrà cambiare il percorso della sua Nazionale
In un’intervista di qualche mese fa Gigi Buffon sosteneva che fosse difficile stabilire chi potesse essere il miglior giocatore della storia in un singolo ruolo anche per effetto della nazionalità. Nel senso che chi si trova a nascere in paesi dove la tradizione calcistica non è importante, rischia di non vedere legittimata la sua grandezza. Un passaggio che spesso avviene, e lo è stato anche per Messi ad esempio, nel momento in cui alla vittoria di club si unisce quella con il paese che si rappresenta.
La leggenda della Nazionale italiana fece l’esempio di un estremo difensore straordinario come Peter Cech, di cui forse – come si può interpretare – non si parla abbastanza forse perché la tradizione della Repubblica Ceca non gli ha consentito di vincere un Mondiale ed Europeo. Il discorso sembra allacciarsi ad uno dei grandi assenti dei Euro 2024: Erling Haaland non ci sarà.
Quello che è probabilmente attualmente il centravanti più forte del mondo dovrà guardare da casa la massima competizione europea perché la sua Nazionale ha visto fermare il suo percorso ai gironi. Per certi versi, per l’attaccante classe 2000, un’altra sfida della sua fulgida da carriera sarà elevare il livello del calcio norvegese a percorsi migliori. E lo sforzo dovrà essere considerevole, ancor più di quanto non dicano i suoi numeri straordinari con la maglia del suo paese: 31 gol in 33 presenze.
La Norvegia non disputa un Europeo dal 2000. Occorrerà cambiare la storia affinché Haaland possa avere una maggiore probabilità di andare a cercare titoli individuali come il Pallone d’Oro in anni in cui sono in programma manifestazioni per nazionali. Lo stesso problema che ha avuto ad esempio Zlatan Ibrahimovic che, pur essendo uno strepitoso fuoriclasse, non ha mai visto riconosciuta al 100% la sua grandezza.
Si può anche sperare che la fama dell’attaccante norvegese porti il movimento nazionale a svilupparsi al punto che, in pochi anni, possano arrivare ad alti livelli tanti altri giovani calciatori. In fondo Haaland è un classe 2000 e davanti a lui ha ancora una lunga carriera davanti.