I rossoneri si godono il ritorno nella top 4 europea

Il tricolore cucito sul petto per una stagione e il ritorno tra le migliori quattro in Europa. Il biennio del Milan, comunque vadano le cose, ha sicuramente i connotati della positività. Il progetto della società, Maldini e Pioli funziona. Lo fa con molti acquisti vincenti, altri che sono ancora in cerca di conferma e soprattutto dando dimostrazione che si può anche non dipendere dai singoli.

Il caso Donnarumma, per certi versi, è eclatante. Sembrava difficile ipotizzare che perdere il miglior talento a parametro zero potesse aprire le porte ad un percorso così importante. Soprattutto non si riteneva facile sostituire un portiere così forte. Oggi, invece, la porta rossonera è al sicuro con Mike Maignan. L’estremo difensore francese è l’autentico trascinatore del sodalizio rossonero. Para in ogni modo, dà sicurezza al reparto, è bravo con i piedi. Oggi è difficile trovargli dei difetti.

Maignan è forse la dimostrazione che, con dirigenti in grado di riconoscere il talento, si può fare a meno di tutti. Non è, ovviamente, il momento di interrogarsi se il portiere transalpino è migliore di Donnarumma (che ha comunque quattro anni di meno).

Può, però, essere quello di prendere atto che seguire una strategia, una logica di sostenibilità e avere occhio sui calciatori funzionali al proprio progetto può consentire ai club di tracciare la propria strada. Un motivo in più forse per i tifosi per non badare troppo ai nomi e attaccarsi prevalentemente quello che sono le sorti del club per cui tifano.

Anche perché il cammino di tutte le squadre italiane è sintomo del fatto che, anche senza i mezzi delle big europee o di campionati più ricchi, si possono scrivere pagine importanti a livello internazionale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *