Ciurria più Carlos Augusto. Sono le due firme con cui il Monza ha espugnato La Spezia e si è auto-lanciato verso un sogno chiamato Europa. Non è dato sapere se i brianzoli ci arriveranno, ma una cosa è certa: si può certamente parlare di una nuova realtà del calcio italiano di cui nei prossimi anni si sentirà parlare. Non che sia una novità sorprendente, considerato che sta arrivando esattamente lì dove ce lo ci aspettava.

La proprietà di Silvio Berlusconi e il management di Adriano Galliani sono elementi che hanno già fatto la differenza nel calcio, adesso stanno proiettando una realtà di provincia a livelli in cui mai era stata.

Monza è una delle province più importanti dal punto di vista economico per l’Italia. Un capoluogo da 121.000 abitanti punto di riferimento di un territorio di quasi 900.000. Numeri importanti che mai si erano tradotti nella presenza a certi livelli di un club di calcio, a latitudini dove la vicinanza con Milano è stata forse troppo ingombrante.

Adesso, però, è iniziata una nuova storia. O meglio è già parita dal 2018 (inizio della nuova era Galliani-Berlusconi) e in meno di 5 anni ha visto il Monza passare dalla Serie C a sognare l’Europa. Lo sta facendo da squadra che, per la prima volta, ha conoscuto la Serie A.

E, al di là dell’ottimo lavoro di Palladino, appare chiaro quanto giochi un ruolo determinante la qualità della rosa. In estate i biancorossi hanno condotto un mercato importante, benché non manchino i tasselli che hanno rappresentato la continuità del progetto tecnico. Tutto sarà una base in cui, a partire dai prossimi anni, verosimilmente si vedrà una squadra che passo dopo passo proverà a crescere ancora. Magari andando a consolidarsi tra quelle formazioni che fanno parte delle nobili provinciali del campionato italiano.

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