Il tecnico emiliano taglia un traguardo che racconta la sua grandezza come tecnico

Secondo molti analisti il calcio non è basket. Nel senso che i numeri contano meno. Una squadra può subire 100 tiri in porta avversari e poi vincere con un autogol. Un’imprevedibiltià che rende unico il gioco che si pratica sul rettangolo verde.

Ci sono, però, casi anche in cui i numeri dicono molto. Ne è un esempio chiaro il record eguagliato da Carlo Ancelotti in occasione della semifinale d’andata di Champions League che il suo Real Madrid si è giocato con il Manchester City. Si è trattato della sua panchina 190 nella massima competizione europea.

Questo vuol dire tre cose. La prima è che Ancelotti ha raggiunto un’autentica leggenda del calcio come Sir Alex Ferguson. La seconda è che, con la semifinale di ritorno, il tecnico emiliano è pronto a prendersi il record assoluto. La terza è che si tratta di uno straordinario record di longevità calcistica che certifica quanto Carlo Ancelotti rappresenti un’icona del calcio da ormai vent’anni.

Una figura apprezzata dai suoi calciatori, dagli avversari, dai propri tifosi e da quelli delle altre squadre.

Un personaggio che soprattutto ha saputo essere il trainer ideale per squadre come il Real Madrid chiamate ogni anno a lottare per primeggiare in Europa. Ci proverà anche quest’anno, dopo l’1-1 della semifinale d’andata. Intanto, per lui, c’è la certezza di prendersi un grande record.

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