Il calcio europeo ha salutato Cristiano Ronaldo e Messi, ma ci sono altri protagonisti che sembrano aver intrapreso la strada di un fisiologico calo

Che stia cambiando un’epoca nel calcio è ormai chiaro. Tanti dei protagonisti degli ultimi tre lustri stanno vivendo l’ultima fase delle loro carriere, molti dei quali lontani dall’Europa. Robert Lewandowski, ad esempio, è un calciatore nato nel 1988. Il 21 agosto del 2024 compirà trentasei anni, un età che inesorabilmente racconta che la carriera è entrata nella sua parte finale. Straordinari esempi di longevità mettono in discussione l’idea che oltre i 35 anni ci sia solo il viale del tramonto, ma poi possono esserci anche i numeri che possono dire altro.

L’attaccante polacco, al momento, ha realizzato 8 gol in 16 match di Liga e 1 rete in 5 apparizioni in Champions League. Numeri “normali” per un attaccante di livello internazionale, lontani da quelli di goleador da record quale lui è stato.


Lo scorso anno, ad esempio, nella Liga ha realizzato 23 gol in 34 partite, 5 in 5 presenze in Champions League. Nella stagione precedente in un Bundesliga con il Bayern Monaco era arrivato a timbrare il cartellino dei marcatori 35 volte in 34 partite e 13 volte in 10 gare di Champions League.

Nel complesso sono 344 i gol segnati in 375 partite giocate con il Bayern Monaco. 103 in 187 partite con il Borussia Dortmund, 41 in 82 con il Lech Poznan. Attenzione, però, a dare per finiti campioni di questo livello: è tutt’altro che improbabile che nelle prossime gare non si riveda il centravanti blaugrana tornare a segnare con la regolarità straordinaria che lo ha sempre contraddistinto.

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