L’ex calciatore di Ascoli, Sampdoria e Udinese Jakub Jankto, oggi allo Sparta Praga, ha dichiarato la propria omosessualità attraverso i social

In un mondo normale, certe notizie non dovrebbero nemmeno essere tali. Invece, purtroppo, non è così e quando un calciatore, magari ancora in attività come Jakub Jankto, decide di fare coming out, il tam-tam mediatico è immediato. Del resto, come diceva De Andrè in una sua canzone “una notizia un po’ originale non ha bisogno di alcun giornale, come una freccia dall’arco scocca, vola veloce di bocca in bocca”. Peccato però che in questo caso di originale non ci dovrebbe essere nulla, poiché si tratta solamente di una persona che ha espresso il proprio orientamento sessuale. 

Jankto: “Voglio vivere la mia vita in libertà”

Invece no. Nel 2023 l’omosessualità nel calcio maschile è ancora un argomento tabù e mentre probabilmente diversi calciatori vivono il proprio orientamento nel silenzio per paura di pregiudizi oppure per evitare di essere presi di mira, Jakub Jankto ha scelto di rompere il silenzio dichiarando apertamente la propria omosessualità. Il centrocampista, che in Italia ha indossato le maglie di Ascoli, Sampdoria e Udinese, si è dichiarato gay con un messaggio sui social: “Anche io voglio vivere la mia vita in libertà. Senza paure. Senza pregiudizi. Senza violenza. Ma con amore. Sono omosessuale e non voglio più nascondermi”. 

La reazione dell’ex fidanzata di Jankto: “Sono orgogliosa di lui”

L’uscita di Jankto ha portato molte reazioni nell’ambiente, con il sito Idnes.cz che ha riportato alcune dichiarazioni dell’ex fidanzata di Jankto Markéta Ottomanskà, con cui il calciatore ha un figlio di tre anni. “È la storia di Kuby, la sua confessione – ha affermato. Sono orgogliosa che sia stato in grado di raccogliere le forze per uscire pubblicamente. È il primo calciatore in attività ad annunciarlo. Forse solo quelli che hanno concluso la loro carriera lo hanno ammesso. Tutti gli altri lo tengono segreto. Hanno paura di ciò che dice la gente. Quando me lo confessò, mi diede molta libertà. Quel che ora conta è che sia felice. Sarà sollevato e niente lo divorerà più nell’anima. Aveva paura che la gente non lo accettasse, era stressato per questo. Ma sono sicura che piacerà tanto quanto prima. Spero che ora sia più sereno e in pace con se stesso”.

I coming out prima di Jankto: da Fashanu a Daniels

Fra i calciatori in attività, Jankto non è il primo a dichiararsi apertamente, ma è forse quello con effetto mediatico maggiore considerate anche le 45 presenze finora raccolte con la maglia della Repubblica Ceca. Negli ultimi anni ci sono stati  anche i coming out dell’australiano Josh Cavallo e di Jake Daniels, che a 17 anni è stato accompagnato nel percorso dal Blackpool, suo club. Prima di Daniels, nel 1990 ci fu Justin Fashanu, calciatore con grandi qualità mai espresse fino in fondo a causa di vicende extracampo che lo portarono ad essere ripudiato anche dal fratello John. Fashanu si tolse la vita il 2 maggio 1998. 

Sono diversi anche i calciatori che fecero coming out una volta conclusa l’attività agonistica, come l’ex laziale Thomas Hitzlsperger che annunciò la propria omosessualità nel 2014. Oltre al tedesco, anche lo statunitense Robbie Rogers e lo svedese Anton Hysen fecero fatto coming out dopo il ritiro, così come lo statunitense David Testo e il francese Olivier Rouyer.

Giordano Signorelli

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