Il difensore croato Sime Vrsaljko ha recentemente annunciato il suo ritiro dall’attività, vinto dagli infortuni, a soli 31 anni e dopo stagioni difficili.

Un ottimo esterno difensivo, Sime Vrsaljko. Buona corsa, efficacia nelle due fasi, esperienza internazionale. Eppure, la sua carriera non è andata nella direzione che sembrava tracciata dagli sviluppi del calciomercato. Nato a Fiume nel 1991, è cresciuto calcisticamente nella Dinamo Zagabria. L’apprendistato nella Lokomotiva, poi l’approdo in prima squadra e il volo. Debutta in Nazionale nel 2011 e due anni più tardi approda in Italia.

Lo ingaggia il Genoa per 4 milioni di euro circa e si fa notare come laterale destro in difesa e a centrocampo. Dopo una sola stagione passa al Sassuolo, dove cresce ulteriormente di rendimento attirando le attenzioni di club di prima fascia. Se lo porta a casa l’Atletico Madrid: i neroverdi mettono a segno una plusvalenza niente male, vendendo Vrsaljko agli spagnoli per 18 milioni. Ma purtroppo nel marzo 2017 subisce un grave infortunio al ginocchio sinistro e conclude anzitempo l’annata. La sua carriera inizia ad incrinarsi in quel momento. Gioca in prestito 10 partite con l’Inter 2018-19.

Tanti, troppi guai fisici attanagliano la sua esperienza nel colchoneros, ridotta a una trentina di match tra il 2019 e il 2022. Lascia i biancorossi di Madrid per vestire gli stessi colori in Grecia, nell’Olympiacos. La carriera di Sime ha però preso un binario lento, lentissimo. Rescinde il contratto con il club già a gennaio, dopo appena 9 presenze. Vinto dagli infortuni, il giocatore croato decide di appendere le scarpe bullonate al chiodo il 23 marzo scorso, ad appena 31 anni. Al di fuori dell’esperienza in patria alla Dinamo (8 trofei), aveva vinto la Liga (2021) e l’Europa League (2018) con l’Atletico. Con la Nazionale ha totalizzato 52 gettoni, prendendo parte a due edizioni iridate (2014 e 2018) e altrettante continentali (2016 e 2020).

E ora? Il suo futuro è tutto da scrivere: buona fortuna.

Fabio Ornano

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