Il calcio bulgaro saluta uno dei suoi miti: Petar Zhekov, 5 volte capocannoniere del campionato e Scarpa d’Oro 1969, è morto ieri a 78 anni.

“All’età di 78 anni, uno dei calciatori più magici nella storia della Bulgaria – Petar Zhekov – ci ha lasciati. Attaccante geniale, compagno di squadra fedele, uomo dal cuore enorme: qualsiasi cosa scrivessimo sul primo vincitore della Scarpa d’Oro non sarebbe abbastanza, per esprimere il suo talento e il contributo che ha dato al CSKA. Riposa in pace!“: così il CSKA Sofia, sulla pagina ufficiale Facebook, ha voluto omaggiare Petar Zhekov. Uno dei suoi figli prediletti. Era nato a Knizhovnik il 10 ottobre 1944, tre giorni dopo un altro cannoniere del suo tempo: l’italiano Gigi Riva.

Conobbe fama internazionale tra la fine degli anni ’60 e i primi ’70, quando la Bulgaria poteva vantare campioni del calibro di Georgi Asparuhov e Hristo Bonev. Zhekov ha infatti vinto la Scarpa d’Oro europea nel 1969, giungendo secondo l’anno seguente e terzo nel 1973 nella medesima graduatoria. In patria si era fatto conoscere prima con il Beroe Stara Zagora, poi l’esplosione nel CSKA. Proprio nel 1970, dopo aver impressionato l’allenatore del Barcellona Rinus Michels in un’amichevole, i catalani cercarono di portarlo in blaugrana. Tuttavia, le rigide regole sui trasferimenti degli atleti all’estero gli preclusero questa possibilità. Lo avrebbe “vendicato” 20 anni dopo un certo Hristo Stoichkov.

Con la Nazionale prese parte al Mondiale 1966, ai Giochi Olimpici 1968 (medaglia d’argento) e infine alla rassegna iridata di Messico ’70, disputando 44 partite e segnando 25 gol. Nel massimo campionato bulgaro si è laureato capocannoniere ben 5 volte, un primato battuto da Martin Kamburov nel 2021. Zhekov è stato anche allenatore, sempre in patria. La morte lo ha colto nel sonno nella giornata di ieri, a Sofia: aveva 78 anni.

Fabio Ornano