L’episodio è accaduto nel finale di Bessica-Fossalunga, gara del campionato di Seconda categoria, giocata in provincia di Treviso. La condanna di Gravina: “Cultura becera”

Dai campionati minori, quelli che in teoria dovrebbero rappresentare il calcio più puro, difficilmente ci si aspetta possano venir fuori episodi del genere.

Eppure è successo che in una gara della Seconda categoria veneta, Bessica-Fossalunga, l’arbitro di origine della Guinea sia stato insultato per il colore della sua pelle per aver concesso un calcio di rigore alla squadra ospite. Dopo quell’insulto razzista, Mamady Cissè, questo il suo nome, senza dire nulla nemmeno ai due capitani, ha fischiato la fine ed è tornato negli spogliatoi. Per le eventuali sanzioni ci penserà il Giudice sportivo, ma occorrerà capire cosa è stato scritto nel referto.

Sul caso è intervenuto anche il presidente della Figc, Gabriele Gravina. “Bisogna dire basta alle aggressioni agli arbitri, soprattutto giovani. Per un rigore concesso non si può interrompere la partita per cori razzisti. Io oggi sono Cissè, tutto il calcio è Cissé e deve combattere questa forma di cultura becera che deve essere espulsa dal nostro sistema”.

Andrea Dessì

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