Moise Kean sembra aver trovato una nuova dimensione con la Fiorentina, dimostrando di essere un elemento chiave nella squadra di Raffaele Palladino, nonostante le difficoltà della Viola in questo inizio di stagione

Dopo alcune stagioni difficili alla Juventus, dove la concorrenza e le pressioni erano elevate, Kean ha iniziato un nuovo capitolo della sua carriera a Firenze. Con tre gol già segnati in questa stagione, l’attaccante classe 2000 sta finalmente esprimendo il suo potenziale. Due reti sono arrivate nei playoff di Conference League, decisive per la qualificazione della Fiorentina, e un goal nella terza giornata di campionato contro il Monza, che ha riacceso le speranze dei Viola in una partita complicata.

Questo inizio di stagione sorprendente non è passato inosservato: Luciano Spalletti, ct della Nazionale italiana, ha deciso di richiamare Kean in azzurro. La convocazione arriva in un momento cruciale per l’attaccante, che ha ritrovato fiducia e continuità a Firenze, elementi che gli erano mancati durante il suo periodo alla Juventus.

A Firenze, Kean gode della piena fiducia di Palladino, che lo ha schierato titolare in quattro delle cinque gare stagionali tra campionato e Conference League. “Sono felice di allenarlo perché è forte”, ha dichiarato Palladino, elogiando l’entusiasmo e l’umiltà con cui Kean si è inserito nella squadra.

I numeri confermano l’ottimo momento dell’attaccante: 394 minuti giocati e tre goal segnati, con una media di una rete ogni 131 minuti. Queste statistiche richiamano quelle della sua migliore stagione, quando vestiva la maglia del Paris Saint-Germain. Il recente gol contro il Monza è stato particolarmente significativo, segnando il suo ritorno al goal in Serie A dopo oltre un anno di digiuno.

La convocazione in Nazionale rappresenta una grande opportunità per Kean di dimostrare il suo valore anche in azzurro, soprattutto in un contesto in cui le opzioni offensive di Spalletti sono limitate, con l’assenza di Gianluca Scamacca per infortunio. Kean avrà quindi la possibilità di confermare il suo ottimo stato di forma sia negli allenamenti che, eventualmente, in campo.

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