Si affrontano due nazioni di grande tradizione, anche se negli ultimi anni il parco giocatori transalpino è di un livello diverso

L’invidia non è un sentimento positivo. Quando, però, ci si accorge quale sia stata negli ultimi anni la crescita del calcio francese e quella italiana, ci si accorge che un pizzico la si prova. Occorre magari interrogarsi sul perché, ma di certo all’orizzonte il sorteggio di Nations League ha nuovamente messo sulla strada italiana quella che oggi è probabilmente la Nazionale più forte al mondo.

Nuovamente in una competizione ufficiale. Anche perché citare tutti gli ultimi precedenti in amichevole è quantomai svantaggioso per il calcio italiano: tre volte su tre si è imposta la Francia, nel 2012, nel 2016 e nel 2018.

L’ultima volta che si affrontare in gare ufficiali, dunque, c’era ancora un’Italia che era ancora imbottita di stelle di prima grandezza a livello internazionale. Quelle che oggi, al netto di qualche eccezione, gli azzurri non hanno. Finì 2-0 con le reti di Pirlo e De Rossi.

Le due squadre, tra l’altro, avevano diversi reduci del mondiale 2006. La differenza era che il ciclo azzurro si stava esaurendo e non è mai ripartito, mentre quello francese qualche anno dopo ha iniziato a raccogliere alla grande i frutti di un lavoro che si stava facendo a livello di settore giovanile.

L’Italia era scesa in campo con Buffon, Grosso, Chiellini, Panucci, Zambrotta, Gattuso, De Rossi, Perrotta, Pirlo, Cassano e Toni. I subentrati furono Aquilani, Camoranesi e Ambrosini.

Nella Francia c’erano invece Coupet, Evra, Abidal, Gallas, Clerc, Ribery, Makelele, Toulalan, Gouvou, Henry e Benzema Un’ottima squadra, con qualche picco di qualità come Ribery, Herny e un giovanissimo Benzema, ma che nel tempo avrebbe lasciato spazio ad una rosa ricca di calciatori di livello mondiale. A gara in corso, tra l’altro, entrarono Anelka, Nasri e Boumsong.

Oltre sedici anni dopo si affronteranno generazioni di giocatori diverse. La Francia nel frattempo ha vinto un Mondiale e ha raggiunto la finale in un altro, mentre l’Italia ha bucato due partecipazioni consecutive come mai gli era successo nella sua storia. In mezzo c’è anche un Europeo vinto, ma l’augurio di tutti è che la forza della squadra, al di là di quella dei singoli, permetta di non rendere quel successo qualcosa di estemporaneo per lungo tempo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *