Vincere è bello. Sarebbe ipocrita dire che farlo con un vistoso errore dell’avversario toglie un po’ di piacere. Quando, però, chi ti trovi davanti incappa una giornata nera, inevitabilmente scatta una solidarietà che diventa una bella pagina di calcio. Questo è accaduto dopo Perugia-Reggina, recupero della ventinovesima giornata di Serie B giocata mercoledì 5 aprile. La partita è finita 3-1 per gli amaranto. Gli umbri, avanti di una rete, si sono fatti rimontare soprattutto per gli errori del loro portiere.

Lui è Stefano Gori. Prima si è reso protagonista di una papera come se ne vedono tante. Una punizione di Hernani, anche abbastanza forte, gli è finita sotto la pancia. La seconda è stata clamorosa: sullo slancio di un intervento per una palla innocua calciata da Di Chiara è finito dentro la porta. Una circostanza dificile da decifrare persino per arbitri e guardalinee, con gol covalidato solo dopo la revisione con il Var. Castori, vedendolo verosimilmente in difficoltàm ha fatto una cosa che raramente si vede: ha sostituito l’estremo difensore.

Un’uscita avvenuta da bordo campo e che ha visto Gori essere abbracciato dai giocatori della Reggina che si stavano riscaldando e poi dai suoi compagni di squadra. In quel momento si diventa tutti colleghi, ci si ricorda che si può sbagliare e di colpo tutti si può essere fragili. Soprattutto se giochi come estremo difensore e sei in una posizione in cui il tuo errore vale più di quello di qualsiasi altro compagno.

A fine gara il portiere amaranto Colombi ha avuto parole d’elogio per Gori che è, in realtà, un ottimo portiere del campionato cadetto. Nella gara d’andata, ad esempio, era s ato lui a regalare il successo al Perugia in quel di Reggio Calabria. Al Granillo aveva preso praticamente tutto.

Una giornata nera può capitare e va subito messa in archivio.

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