L’allenatore italiano alla guida dei Blues non aveva esordito nel migliore dei modi
Non è un compito facile quello di Enzo Maresca, chiamato a far tornare grande il Chelsea. Le sue credenziali sono quelle di un allenatore che è reduce da un’esaltante promozione in Premier League alla guida del Leicester. La vittoria della Championship è maturata con due giornate d’anticipo. Un risultato così convincente da convincere i Blues a puntare su di lui con un contratto quinquennale. Un progetto a lungo termine in cui l’allenatore italiano dovrà creare qualcosa di importate.
L’esordio nel massimo campionato inglese non poteva essere più difficile. A Stanford Bridge il Chelsea ha subito un secco 2-0 dal Manchester City, ma sarebbe stato difficile per chiunque. Anche perché la compagine londinese non aveva fatto male, pur dovendosi arrendere ad uno degli avversari che si possano incontrare su scala internazionale.
Prova ne sia che nella successiva trasferta la squadra di Maresca ne ha segnati sei a domicilio al Wolverhampton. La partita è finita 6-2. Nessun allenatore esordiente in Premier League aveva mai segnato sei gol nella sua prima gara esterna. Una circostanza che consegna il tecnico italiano al libro dei record del campionato.
“Dategli tempo e funzionerà”. Così Pep Guardiola aveva parlato prima della sfida tra i due, senza dimenticare che Maresca viene considerato uno dei suoi allievi. Era stato il suo vice nell’anno del Triplete dei Citizens. Lui ci proverà sicuramente, anche per rinnovare quello storico legame che esiste tra il Chelsea e gli allenatori italiani. Maresca è addirittura il settimo tecnico proveniente dal Bel Paese a guidare i Blues. Il primo era stato Gianluca Vialli nel 1998. Poi è stato il turno di Claudio Ranieri, Carlo Ancelotti, Roberto Di Matteo, Antonio Conte e Maurizio Sarri.