Il campionato inglese è già iniziato nel segno di colui che si candida a diventare il centravanti più forte dei prossimi dieci anni

Cosa deve fare un centravanti? Gol. Un postulato che mette un po’ in disparte i sostenitori del “falso nueve” e delle punte centrali che abbiano caratteristiche funzionali al gioco, ma magari proco prolifici. Nessuno meglio di Erling Haaland rispecchia fedelmente questa tipologia di caratteristiche, considerato che è un numero 9 vecchia maniera.

Alto, forte fisicamente, possente ed anche rapido. Ma soprattutto con un implacabile senso del gol che lo porta a segnare sempre e comunque. E il fatto che stia dando il meglio di se con uno che il falso nueve l’ha inventato, ossia Pep Guardiola, chiarisce che alla fine a calcio fa la differenza chi fenomeno lo è davvero. Indipendentemente dalle caratteristiche e uno come l’inventore del “tiki taka” lo sa bene.

Il Manchester City ha già iniziato la stagione con tre vittorie in tre partite di Premier League giocate. Nulla di nuovo per la squadra che sta segnando un’epoca oltre Manica, ma vecchi numeri anche per l’attaccante norvegese. Il ventiquattrenne ha segnato la bellezza di sette gol in tre partite, la media di oltre due per uscita. Un gol al Chelsea all’esordio, tre all’Ipswich e tre al West Ham United.

La ragguardevole media di un gol ogni 39 minuti che rischia di far crollare subito il suo record personale nel campionato inglese, coincidente con la sua stagione d’esordio (36 gol in 35 gare nel 2022-2023). E Haaland è candidato .al tiolo di “Giocatore del mese di Agosto” per la Premier League. Con quei numeri sembra difficile che il riconoscimento possa sfuggirgli.

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