Si era ipotizzato che il campionato più importante del mondo rinunciasse alla moviola in campo
Era solo una possibilità teorica, ma ad un certo punto c’era chi sperava fosse la realtà. La Premier League non abolirà il Var, perché nel mese di giugno i club hanno votato contro la proposta di abolizione che era stata avanzata dal Wolverhampton.
Sarebbero serviti 14 voti su 20 affinché si concretizzasse una svolta che sarebbe stata epocale, considerato che sono secondo tutti l’introduzione della moviola in campo vada considerato come una novità storica per il calcio.
Sono state, però, concordate delle linee guida che mirano a interrompere meno il gioco in maniera tale da evitare le interruzioni che ostacolano il flusso del gioco. Ad esempio attraverso una soglia più elevata di necessità prima che si debba ricorrere all’aiuto della tecnologia.
Tutto in nome della salvaguardia dello spettacolo. Anche con l’ausilio di tecnologie come quella che permette una rilevazioni quasi automatica del fuorigioco. Anche la Premier League, dunque, non rinuncia al Var e segna una linea in cui si capisce che forse non si può più tornare indietro.
Chi, dunque, tra qualche settimana tornerà ad appassionarsi inglese continuerà ad assistere ad un gioco in cui l’occhio della tecnologia aiuterà gli arbitri a sbagliare meno. E forse si capisce che, almeno su questo fronte, il romanticismo di un calcio che non c’è più deve lasciare spazio ad un’integrazione che, se ottimizzata ed usata nel modo migliore, evita quegli errori accidentali che possono compromettere l’equità della competizione di cui fino a qualche anno fa erano un fattore imponderabile sicuramente più presente.