I partenopei campioni d’Italia posso fare sognare tante altre realtà

Era dalla stagione 2000-2001 che una squadra che non fosse Juventus, Inter o Milan vinceva il campionato. In quell’occasione toccò alla Roma che, fino al trionfo del Napoli, era stata l’ultima squadra del Centro Sud a spezzare l’egemonia delle grandi del Nord. La formazione giallorossa, tra l’altro, aveva gioito esattamente un anno dopo i concittadini della Lazio. Si trattò di un biennio che fu una parentesi in un dominio assoluto di bianconeri, nerazzurri e rossoneri.

Dalla stagione 1991-1992, la prima dopo lo scudetto vinto alla Sampdoria, a quella del 2021-2022 hanno vinto: 14 scudetti la Juventus, 8 scudetti il Milan e 6 l’Inter. Questo significa che, prima del campionato vinto dal Napoli, in oltre 30 anni avevano vinto il campionato solo cinque squadre e solo in due occasioni su 30 due che non fossero le big più famose.

In un lasso di tempo paragonabile, anzi leggermente inferiore, tra il 1965 ed il 1991 erano state ben undici le squadre a fregiarsi del titolo di Campione d’Italia. Erano gli anni in cui anche Torino, Cagliari, Fiorentina, Verona e Sampdoria e lo stesso Napoli riuscirono ad arrivare in vetta al Paese calcistico.

La squadra campana è un vero e proprio esempio. Sia per come è arrivata ad altissimi livelli con i conti in ordine, ma sopratuttto perché è riuscita in pochi anni a ricostruire tutto ripartendo dalla Serie C. Lo ha fatto con scelte in cui ha privilegiato l’interesse del club di fronte a operazioni tecniche che potevano portare fuori binario. Ha sviluppato idee che hanno trovato riscontro in grandi risultati e dopo aver semintao a lungo si è trovata a raccogliere. L’obiettivo è, ovviamente, non fermarsi.

Per tutti gli altri, invece, può e deve essere un esempio.

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