Le prime giornate suggeriscono che il vento del cambiamento potrebbe subire una battuta d’arresto
Lo scudetto del Napoli e la crescita esponenziale dell’Atalanta degli ultimi anni sembravano essere segnali del fatto che per la Serie A qualcosa stesse cambiando. Il riferimento è al fatto che negli ultimi cinquant’anni c’è stato un dominio pressocché assoluto di Juventus, Inter e Milan. Quando a vincere erano stati altri si è parlato di eccezione.
La situazione economica generale sembrava anche aprire spazio a quanti, attraverso la programmazione, potessero andare ad insidiare le big del calcio italiano. L’avvio della stagione 2023-2024, invece, sembra riproporre il prepotente ritorno dell’aristocrazia del calcio italiano.
Juventus ed Inter, dopo quattro giornate di campionato, sembrano avere qualcosa in più degli altri. Cresce l’idea che saranno proprio nerazzurri e bianconeri ad avere la forza di giocarsela fino alla fine. Come, tra l’altro, spesso è accaduto. La squadra di Inzaghi, reduce da una stagione che l’ha portata in finale di Champions, sembra avere acquisito un’identità forte che la mette in condizione di valorizzare una rosa forte e ricca di qualità.
I bianconeri, invece, dopo due anni di transizione sembrano riuscire adesso a capitalizzare il lavoro di rinnovamento, guidato da Massimiliano Allegri. L’allenatore, come lo stesso Simone Inzaghi in passato, è finito spesso nel mirino della critica, ma l’andamento delle cose evidenzia come il percorso stia portando alla costruzione di un progetto che ha le carte in regola per essere vincente. Anche in questo caso il valore dell’organico ha un ruolo significativo.
C’è ancora il tempo perché tutti gli altri iniziano a farsi valere, ma ad oggi appare chiaro come Juventus ed Inter siano le candidate numero uno a duellare per vincere il campionato.