Perché la serie cadetta potrebbe aprirsi con incertezza legata alle squadre partecipanti? Due i casi all’attenzione di Covisoc e Consiglio Federale

Si avvicina il momento in cui il prossimo calendario di Serie B sarà sorteggiato. Un momento atteso sempre con grande curiosità e che negli ultimi anni si è consolidato come primo passo ufficiale della nuova stagione. Lo scorso anno la manifestazione si tenne all‘Arena dello Stretto di Reggio Calabria, quest’anno invece ci si godrà lo spettacolo di una location come Como.

Paesaggi straordinari che, anche quest’anno, faranno da sfondo alla scoperta di quale sarà il percorso che ogni squadra troverà nella stagione 2023-2024. Tra le novità ci sarà il cosiddetto calendario asimmetrico. Girone d’andata e girone di ritorno non saranno complementari tra impegni in casa ed in trasferta con le stesse formazioni. Una squadra che si incontra alla prima giornata d’andata potrà, in teoria, essere affrontata alla fine della stagione regolare.

C’è attesa anche per il Consiglio Federale. Il prossimo 7 luglio ci sarà la decisione su ammissioni ed esclusioni. Rischiano Reggina e Lecco. Le due squadre potrebbero essere escluse per motivi diversi: gli amaranto per un pagamento mancante per effetto della scelta di seguire le indicazioni della giustizia ordinaria, i lombardi per la questione stadio. Due situazioni spinose e di difficili lettura che potrebbero portare anche a contenziosi che potrebbero trascinarsi a lungo nel corso dell’estate tra i diversi gradi di giudizio della giustizia sportiva ed ordinaria.

Un’eventuale esclusione delle due compagni potrebbe non corrispondere all’immediata riammissione di Brescia e Perugia. Si ipotizza che le casella mancanti possano essere rimpiazzate da X ed Y, in attesa che Reggina e Lecco completino la trafila dei ricorsi. Questo è il motivo per il quale si potrebbe trovare X ed Y nella prima stesura dei calendari di Serie B.

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