Sessione di gennaio all’insegna del risparmio e delle scommesse: tutti i colpi che possono spostare gli equilibri

Intervenire sul mercato di riparazione in serie B è spesso a dir poco complicato. Per i club che nella prima parte del campionato hanno rispettato le attese è importante soprattutto non andare a far danni, ovvero non spostare gli equilibri tecnici e di spogliatoio, per gli altri è invece opportuno ‘riparare’ andando a cercare giocatori pronti.

Non credo nel mercato di gennaio, che non mette all’incanto giocatori pronti. Chiunque arriva ha bisogno di due mesi per condizione e meccanismi (Fabrizio Castori, decano dei tecnici della Serie B)

GUERRE STELLARI

Una sorta di impresa, dato che a gennaio nella maggior parte dei casi si muove chi non gioca. Una difficoltà che nell’ultima finestra invernale del mercato è stata accentuata dai problemi economici in cui versano la maggioranza dei club che devono restituire allo Stato le tasse arretrate del periodo pandemico. In questo scenario si è mosso davvero bene il Frosinone di Angelozzi, il re dei direttori sportivi cadetti che è stato bene attento a non stravolgere i valori della squadra a disposizione di Grosso inserendo due elementi in grado di spostare l’asticella ancora verso l’alto come Bidaoui e Baez. Tra le inseguitrici politiche diverse: il Bari ha provato a regalare a Mignani potenziali nuovi titolari come Benali, Esposito e Molina, il Cagliari (Azzi, Strelec) e il Genoa (Criscito, Haps, Salcedo) hanno preferito fidarsi di organici sulla carta già spaziali per la cadetteria.

INGEGNO & INVESTIMENTI

Il Pisa ha cercato il salto di qualità con Zuelli, Gargiulo e soprattutto Moreo, Reggina (Contini, Bondo) e Ternana hanno preferito consolidare senza fuochi artificiali. Possibili inserimenti? Occhio al SudTirol (Lunetta, Celli, Cissè e Larrivey per tentare l’impresa playoff) e soprattutto al Palermo che invece ha tirato fuori l’artiglieria pesante con Verre, Tutino, Orihuela, Graves e Aurelio, meritandosi l’Oscar della sessione invernale. Dal basso (non più tanto ormai) potrebbe poi risalire il Modena di Tesser, che ha inserito Ferrarini, Ionita e Strizzolo in un meccanismo che inizia a funzionare tenendo per giunta i gioiellini Giovannini e Bonfanti. Evitare danni, si diceva. Curiosità per il Como che dopo i fuochi d’artificio estivi è addivenuto a più miti consigli regalandosi elementi di categoria (Gomis, Canestrelli, Pierozzi) al pari del Perugia (Capezzi più i promettenti Cancellieri ed Ekong), dell’Ascoli (colpo gobbo Forte)  e del Cittadella (Salvi, Giraudo, Crociata e Ambrosino).

Il ritorno del Ninja

DELUSIONI & SCOMMESSE

Deludono Spal (Ferfatzidis e Nainggolan che in B rischia di implodere in una squadra che non ha ancora ritmo e intensità), Parma (via Tutino e Oosterwolde, dentro solo Zanimacchia), Venezia (una mezza rivoluzione: Sverko, Carboni, Jajalo e Beghetto per Ceccaroni, Wisniewski, Cuisance, Crnigoj e Haps) e Benevento (Tosca, Jureskin più Pettinari al posto di Forte) da cui era lecito attendersi molto di più dopo un girone di andata da buttare o giù di lì. E delude il Brescia, che ha sì infilato in organico Coeff, Bjorkengren, Listkowski e Rodriguez, la ciliegina Adryan ma non ha sostituito Moreo lasciando un buco nell’attacco di Clotet. Menzione a parte per il Cosenza fanalino di coda, che ha in pratica rifatto la squadra con Micai, D’Orazio, Cortinovis, Praszelik, Marras, Salihamidzic, Delic e Finotto, aggiungendo allo sprint il sorprendente ritorno in Italia di Zarate, tutto da riscoprire alla veneranda età di 36 anni. Una sorta di giocata al buio con tutte le fiches. Les jeux sont faits, rien ne va plus.

Antonello Ferroni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *