Non ci sono grandi sorprese nella graduatoria, tenuto conto che ci sono tre big assoluti

Ad un certo punto sembrava che l’evoluzione del campionato italiano portasse costantemente a miglioramenti dei record relativi alla prestazioni individuali dei calciatori. Questo era frutto di una seri di dati: il primo era il fatto che le carriere degli atleti fossero decisamente più lunghe rispetto a quelle di diversi anni fa e il progresso scientifico fosse in grado di limitare fortemente il fisiologico declino fisico di qualsiasi atleta parallelamente all’età. Non a caso si sono visti tanti big giocare ben oltre trent’anni.

L’altro fattore che incideva era che i migliori restavano a lungo nel calcio italiano e pertanto non avessero necessità di andare a confrontarsi con campionati esteri che non erano appetibili quanto la massima serie italiana. E poi c’era un ultimo punto: molte volte i recordman erano italiani, perché frutto calcistico di una scuola che continuava a sfornare grandi talenti sul cui rendimento incidevano anche gli aspetti citati in precedenza.

E allora chi è il miglior assist man della storia della Serie A? Al terzo posto c’è Alessandro Del Piero, uno con 111 servizi vincenti. Lui, come gli altri due sul podio, aveva la caratteristica di essere uno che oltre ad aiutare a realizzarli, i gol li faceva. I suoi dati sarebbero potuti essere migliori senza qualche infortunio di troppo e senza quell’anno giocato in Serie B per seguire la Juventus nel 2006. Un qualcosa che l’ha reso ancora più leggendario nel suo percorso juventino.

Da Torino sponda bianconera ci è passato anche Roberto Baggio. C’è lui al secondo posto con 119 assist. Al primo posto, invece, c’è Francesco Totti che ha si è preso lo scettro anche sfruttando la sua lunghissima militanza nella Roma: addirittura 158 i servizi vincenti per lui. Non è un caso che tra l’altro si tratti forse dei tre giocatori di maggiore talento (almeno per capacità di espressione) che il calcio italiano abbia avuto negli ultimi quarant’anni.