L’argentino sarà per sempre ricordato per la sua incredibile capacità di giocare tante partite in una stagione

Le rose delle squadre di Serie A sono molto più ampie di un tempo. Si ritiene che avere possibilità di scelta sia un presupposto per superare le fasi in cui ha a che fare con infortuni e squalifiche, ma soprattutto per poter schierare sempre undici calciatori al massimo della condizione fisica. Inevitabilmente si assiste a rotazioni dei calciatori, scelte tecniche e tattiche. Insomma, tra contingenze sfavorevoli e fisiologiche esclusioni dalla squadra che va in campo dall’inizio, diventa difficile per un calciatore giocare sempre e comunque.

Significa essere essere un perno tecnico della propria squadra, avere capacità e fortuna di schivare infortuni e squalifiche e soprattutto convincere tutti gli allenatori che sono alla guida di un team. Così qualche anno faceva una certa impressione il fatto che l’interista Javier Zanetti non saltasse quasi mai una partita. Dall’ottobre del 2006 all’aprile del 2010 giocò tutte le gare possibili tra Serie A e Champions League: 167. Tra l’altro aveva già 37 anni, essendo un classe ’73.

La sua straordinaria professionalità gli ha dato un’integrità fisica e una capacità di essere utile all’Inter che forse non ha avuto eguali a livello di longevità tecnica. In questa serie A, però, c’è un giocatore che per il suo Empoli si candida ad avere la stessa importanza. Lui si chiama Sebastiano Luperto e, dopo 29 turni, è l’unico giocatore di Serie A ad avere giocato tutti i minuti del campionato

Sarebbe già un dato straordinario, se non fosse che in realtà non salta una gara dal novembre 2022. 46 gare da titolare che rappresentano una striscia che si augura possa proseguire il più a lungo possibile. Per un difensore l’ostacolo numero uno ovviamente sono le squalifiche, Luperto in questa stagione ha collezionato tre gialli. Ne servirebbero cinque per imbattersi in un turno di stop e l’auspicio è che possa schivarli per proseguire in questa fantastica striscia.

La priorità è ovviamente la salvezza con l’Empoli.

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