Molti di loro vedranno i loro contratti andare in scadenza

La Serie B 2022-2023 ha avuto la caratteristica di ospitare diverse ex stella di prima grandezza. Quasi nessuno, però, è riuscito a lasciare una traccia tale da poter essere considerato ai fini di un grande risultato. Radja Nainggolan, ad esempio, è retrocesso con la Spal. Lascerà l’Emilia da svincolato e, per il classe ’88, sarà il momento di pensare ad un’altra avventura. Potrebbe esserlo anche per altri due protagonisti che hanno fatto parte del torneo cadetto. Jeremy Menez, dopo tre anni alla Reggina, non ha avuto il rinnovo dal club amaranto e adesso ci cercherà di capire in quale destinazione la sua carriera proseguirà.

Non cambierà, invece, la città di residenza di Cesc Fabregas. Lo spagnolo, arrivato sul lago tra la sorpresa generale, appenderà le scarpette al chiodo e si cimenterà in nuuvo ruolo: allenerà la Primavera della società comasca.

Si attende, invece, di capire quale sarà la scelta di Gigi Buffon. Per lui, classe 1978, continuano ad esserci offerte soprattutto dall’estero, ma sarà la sua volontà a determinare realmente quale evoluzione avrà la sua straordinaria carriera. Per molti versi il numero uno per antonomasia va anche escluso da un discorso generico e che oggi porta a sottolineare quanto in Serie B facciano, più di altri, la differenza due tipologie di calciatori: i giovani forti o gli specialisti della categoria.

Quello cadetto è un torneo che ha peculiarità che non si rivedono in altre competizioni. Dall’intensità all’equilibrio totale che rende incerta ogni partita, richiedendo dunque una predisposizione mentale ad un’elasticità nel saper giocare partite che spesso possono rivelarsi diverse da quello che i valori della classifica o del budget farebbero immaginare. Non sempre (o forse quasi mai) basta un livello tecnico eccelso di un singolo a spostare gli equilibri nell’arco di una stagione.

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