Il mondo del calcio piange la scomparsa di Franz Beckenbauer, deceduto lunedì 8 gennaio all’età di 78 anni.

Beckenbauer, soprannominato “Il Kaiser” per il suo stile di gioco regale e la sua leadership in campo, è considerato uno dei difensori più influenti e talentuosi nella storia del calcio.

Nato l’11 settembre 1945 a Monaco di Baviera, Beckenbauer iniziò la sua carriera nelle giovanili dell’AS Monaco 1906, per poi passare al Bayern Monaco nel 1959. Inizialmente schierato come ala sinistra, il suo talento era evidente già in giovane età. Tuttavia, fu il suo ruolo di difensore a renderlo una leggenda del calcio. Nel 1964, a soli 19 anni, esordì in prima squadra del Bayern contro il St. Pauli, segnando il suo primo gol in una vittoria per 4-0.

Durante la sua carriera con il Bayern Monaco, che durò fino al 1977, vinse quattro campionati tedeschi, una Coppa delle Coppe, quattro coppe tedesche, tre Coppe dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Il suo stile di gioco, caratterizzato da eleganza e abilità nei dribbling, lo distinse come un difensore unico nel suo genere.

La trasformazione di Beckenbauer in un libero, un ruolo innovativo in quel periodo, fu influenzata dalle decisioni tattiche dell’allenatore Zlatko Čajkovski e del tecnico della Germania Ovest, Helmut Schön. Questo ruolo consentì al Kaiser di sfruttare al meglio la sua visione di gioco e le sue abilità nei lanci, diventando una figura chiave nella costruzione del gioco.

La sua carriera internazionale fu altrettanto notevole. Beckenbauer diventò capitano della Germania Ovest nel 1971, guidando la squadra alla vittoria nel campionato europeo del 1972 e nel campionato del mondo del 1974. In seguito, passò al New York Cosmos negli Stati Uniti, vincendo tre campionati nordamericani in quattro stagioni, prima di tornare in Germania per giocare con l’Amburgo. Si ritirò dal calcio giocato nel 1983.

Dopo la sua carriera in campo, Beckenbauer divenne un allenatore di successo, guidando la Germania Ovest alla vittoria nel campionato del mondo del 1990. In seguito, assunse ruoli dirigenziali importanti, diventando presidente onorario del Bayern Monaco e presidente del comitato organizzatore dei Mondiali del 2006 in Germania.

Tuttavia, la sua carriera dirigenziale non fu priva di controversie. Beckenbauer fu coinvolto in indagini relative all’assegnazione dei Mondiali del 2022 al Qatar e fu multato dalla FIFA per il suo rifiuto di collaborare in un’indagine relativa alla corruzione.

La scomparsa di Beckenbauer segna la fine di un’era nel calcio mondiale. La sua eredità come uno dei più grandi difensori e leader in campo rimarrà indelebile nella storia di questo sport.

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