L’allenatore del Manchester City ha partecipato ad un evento a Cuneo

La letteratura è piena di tributi ai condottieri sportivi. Sono straordinari ideologi di di discipline che sono metafora della vita. Lo sport è valori, sudore e sacrificio per ottenere il risultato. Non esiste insegnamento più efficace. Ed è per questo che ha avuto grande eco la presenza di Pep Guardiola a “Dialoghi sul talento“, un evento della Fondazione Crc in collaborazione con la Fondazione Vialli e Mauro, la Fondazione Guardiola Sala e con il supporto di Collisioni.

“La gente – ha spiegato Guardiola – dice che nella sconfitta si impara di più, ma con la vittoria si vive meglio”. Un’ammissione sincera a cui, però, ha fatto da contraltare una notazione di grande equilibrio e realismo.

Se parla l’allenatore che ha riscritto la storia del calcio per molti aspetti, si resta in silenzio e lo si ascolta. Soprattutto se racconta la differenza tra vittoria e sconfitta, lui che è noto soprattutto per le vittorie. C’è una frase che forse racchiude l’essenza delle cose.

“Devi – ha spiegato – essere tranquillo. Alla fine si deve stare tranquilli. Ieri abbiamo perso, va bene. Qual è il problema? Abbiamo dormito un po’ peggio, però nella vita si vince e si perde. Se lo accettiamo, il lavoro si fa molto meglio”.

Ad ascoltarlo al Palazzetto di Cueno c’erano i giovani delle scuole superiori che inevitabilmente sono rimasti attentissimi ad ascoltare uno dei maggiori idoli dello sport più amato del mondo.

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