I dubbi su Chiesa di cui si sente parlare negli ultimi giorni alimentano un’attesa che ormai dura da diversi anni

Non sono pochi gli articoli e le analisi che parlano di un Federico Chiesa che potrebbe lasciare la Juventus. Un’operazione che sarebbe conseguenziale all’idea secondo cui forse l’ex Fiorentina non è diventato forte come ci si aspettava. Resta un calciatore di alto livello, ma al momento non ha probabilmente espresso quelle caratteristiche di caratura internazionale che si immaginava potesse far valere.

Soprattutto questa annata starebbe inducendo riflessioni, che potrebbero addirittura portare ad un addio tra il calciatore e la Juventus che confidava di aver acquisito uno dei calciatori più forti della sua generazione.

Ha già 26 anni e, al netto degli Europei vinti con l’Italia, gli è mancata quella consacrazione internazionale che ci si sarebbe aspettati. Semplicemente perché è un giocatore forte, con qualità fuori dal normale e che ha messo in mostra colpi che non sono certo ordinari. I problemi fisici lo hanno rallentato e questo non va mai smesso di sottolinearlo.

Ha ancora tempo per acquisire continuità e riconoscibilità a livello internazionale, ma indubbiamente meno di prima. E non sono stati pochi i calciatori che, soprattutto dopo un grave infortunio, hanno avuto bisogno di diverse stagioni prima di ritrovare il meglio del proprio rendimento.

Nel frattempo il dato di fatto è che l’Italia rischia di veder prolungare ancora l’appuntamento con la consapevolezza di avere un grande campione in casa. Non nasce da anni, tenuto conto che i calciatori nati negli anni ’80’ e ’90 non hanno mai raggiunto il livello di quelli nati negli anni ’70 o anche prima.

Quella era la generazione dove c’erano Buffon, Zambrotta, Nesta, Cannavaro, quasi Maldini (è un ’68), ma anche Pirlo, Totti, Del Piero, Vieri e Inzaghi. Tutti giocatori che erano conosciuti in tutto il mondo per i loro successi individuali e di club. I ct del tempo si trovavano a far leva su una materia prima di altissimo livello e che oggi probabilmente non c’è.

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