Uno dei momenti più affascinanti in una partita di calcio può essere assai problematico per i calciatori meno freddi

Il portiere non ha nulla da perdere, l’attaccante tutto. Si può riassumere così il momento in cui un calciatore si presenta dal dischetto ed ha l’opportunità di segnare una rete, sfruttando una palla ferma e senza la pressione di un difensore. Se fosse così facile, però, tutti sarebbero rigoristi e non ci sarebbe tutta una letteratura calcistica che racconta quanto un penalty sbagliato possa generare momenti tristi dal punto di vista sportivo. Gli italiani lo sanno bene, dato che a lungo hanno ricordato con amarezza quello di Baggio, finito alto, ad Usa ’94 e quello di Di Biagio che colpì la traversa a Francia ’98.

Si tratta, tra l’altro, di due calciatori che avevano una certa abilità nel realizzarli. Tuttavia, sui grandi numeri può capitare che qualcosa vada storto. Ecco perché la statistica dei rigori racconta che a volte fenomeni assoluti finiscano per non avere una percentuale realizzativa così alta. Secondo invece i numeri, il calciatore più bravo a realizzare i rigori nella storia del calcio sarebbe Cuauhtémoc Blanco.

Un nome che evoca il passato, soprattutto per chi non resiste al fascino dei mondiali. Il calciatore messicano ha infatti realizzato 71 rigori su 73 calciati. Il centrocampista, autentica bandiera del Messico (con 39 reti in 120 apparizioni), se si esclude una parentesi nella Liga con il Valladolid non ha mai giocato in Europa.

Tanto per dare un’idea: Cristiano Ronaldo, secondo alcune statistiche, ne segnati oltre 160 e ne ha sbagliati poco meno di 30. Leo Messi ne ha segnati più di 100 e ne ha sbagliati anche lui una trentina . Numeri che raccontano quanto sia quasi normale, ad un certo punto, abbassare la percentuale realizzativa. Negli anni i portieri sono diventati sempre più alti, bravi a studiare gli attaccanti ed esplosivi nei tuffi. Questo ha inevitabilmente reso anche più difficile un gesto tecnico per il quale, ad un certo punto, il gol sembrava sempre scontato. Senza dimenticare che qualche regola nel tempo ha agevolato gli estremi difensori, come ad esempio quella di potersi muovere sulla linea.

Blanco, che è un classe ’73, ha messo di giocare nel 2016. Resta, dunque, sempre difficile dare giudizi assoluti sulle capacità tecniche attraversando le epoche, ma i numeri restano.

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