L’allenatore emiliano continua ad arricchire il suo curriculum di record che lo rendono un’icona del calcio europeo

Non è facile stare dietro ai record di Carlo Ancelotti quando si parla di Champions League. Real Madrid-Manchester City, andata dei quarti di finale di Champions, è stata uno spettacolo puro, ma anche l’occasione per aggiornare alcuni dei suoi numeri straordinari. Con il match giocato al Santiago Bernabeu l’allenatore italiano ha toccato quota 200 panchine in Champions League, un numero straordinario se si considera che nella migliore delle ipotesi si possono arrivare a giocare al massimo una decina di partite l’anno per ogni singola squadra.

La prima volta risale addirittura quasi trent’anni fa, tenuto che si fa riferimento ad un match del Parma in Repubblica Ceca contro lo Sparta Praga. Era il 1997. Da quel momento è iniziato un percorso che lo ha visto diventare attualmente il tecnico che ha più volte vinto la competizione: ben quattro.


Forse il dato ancora più significativo riguarda il fatto che Ancelotti abbia vinto ben 115 delle 200 gare in cui è stato allenatore in Champions League. E certo non è un caso se si resta a lungo sulla panchina del Real Madrid per così tanto tempo.

Il fatto che l’allenatore italiano sia spesso arrivato in fondo favorisce questa statistica che lo consacra come allenatore da Champions per eccellenza. Come in fondo lo è anche Pep Guardiola che, al momento, è fermo a quota 170 e anche lui avrà l’opportunità di migliorare questo dato. Molto chiaramente dipenderà da quanto dureranno le rispettive carriere, tenuto conto che non ci sono dubbi sul fatto che fino a quando ne avranno voglia entrambi saranno alla guida di squadra con potenzialità e capacità di fare tanta strada in Champions ogni anno.

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