L’attuale presidente del Brescia non tradisce la sua fama e continua ad avvicendare tecnici sulle panchine dei suoi club

Quando si è alle dipendenze di Massimo Cellino, non si è al sicuro nemmeno con un contratto a tempo indeterminato e con tanto di dichiarazioni ufficiali alla stampa. La storia ci insegna che quando si ha a che fare con l’attuale presidente del Brescia, tutto può succedere: sono molti i dirigenti licenziati, depotenziati, richiamati, messi in un angolo. Ma sono ancor di più gli allenatori esonerati o cambiati al termine della stagione: 66 durante i suoi periodi a Cagliari, Leeds e Brescia per un totale di 46 tecnici coinvolti (sono talmente tanti che qualcuno potremmo pure averlo lasciato per strada). Ma è un numero talmente elevato a tal punto che Furio Zara, in un focus su la Gazzetta dello Sport, chiese ironicamente all’Associazione Allenatori di assegnare una targa al merito a Massimo Cellino visti i numerosi allenatori che, sistematicamente, si ritrovava sotto contratto.

Cellino e i primi anni a Cagliari

Cellino si insedia a Cagliari nell’estate 1992 e sulla panchina trova Mazzone che resiste per tutta la stagione. L’anno successivo inizia con Gigi Radice, esonerato dopo una sola giornata a favore di Bruno Giorgi. Il 1994/1995 è tutto di Oscar Tabarez, mentre i campionati seguenti sono divisi fra Giovanni Trapattoni (1^-21^ giornata) e Giorgi (dalla 22^ fino alla fine) e fra Gregorio Perez (1^-6^) e Mazzone (7^-fine). Dal 1997 al 1999 Ventura completa ben due stagioni di fila, dimostrandosi molto longevo alla corte di Cellino. La seconda parentesi Tabarez dura invece quattro giornate (1999-2000) e subentra poi Renzo Ulivieri. L’anno dopo il Cagliari riparte da Bellotto (1^-24^) per concludere con Giuseppe Materazzi, mentre nel 2001/2002 Cellino riesce a fare ben 4 cambi: Antonio Sala (1^-7^), Elvio Salvori (8^), ancora Antonio Sala (9^), Giulio Nuciari (10^-17^) e Nedo Sonetti (18^-38^).

Il gran rifiuto di Marco Giampaolo

Nel 2002/2003 Ventura torna in Sardegna, ma questa volta si ferma un anno e mezzo venendo poi sostituito da Edi Reja (17^-46^). Il 2004/2005 è di Daniele Arrigoni, che torna in rossoblù anche per la seconda giornata della stagione successiva prendendo il posto di Attilio Tesser che viene esonerato dopo la prima. Dalla terza all’undicesima c’è Davide Ballardini, poi invece viene richiamato Sonetti fino alla fine. Fra il 2006 e il 2008 si alternano Marco Giampaolo, Franco Colomba, ancora Giampaolo, Sonetti e Ballardini, con il primo che, richiamato per l’ennesima volta da Cellino, rifiuta l’incarico affermando che “Rinuncio, l’orgoglio e la dignità non hanno prezzo”. Poi a Cagliari transitano anche Massimiliano Allegri, Giorgio Melis, Pierpaolo Bisoli, Roberto Donadoni, Massimo Ficcadenti, ancora Ballardini, ancora Ficcadenti per chiudere con la coppia Ivo Pulga-Diego Lopez ma quasi senza capire chi sia l’allenatore e chi il vice.

Cellino e il Leeds

L’esperienza in Inghilterra di Massimo Cellino è breve ma intensa. Poco più di 3 anni, dal 1 febbraio 2014 al 23 maggio 2017, ma senza tradire la sua fama di mangia allenatori. Arrivato oltremanica si ritrova Brian McDermott ma, in breve tempo, si succedono anche Dave Hockaday, Neil Redfearn, Darko Milanic, ancora Redfearn, Uwe Rosler, Steve Evans e Garry Monk, per un totale di 7 avvicendamenti fra allenatori e traghettatori vari e altri 7 tecnici sotto contratto.

Esoneri record a Brescia

Cellino è presidente del Brescia dall’estate 2017, ma anche il Lombardia non ha voluto tradire la sua fama. Partito con Boscaglia, il tecnico resiste 8 giornate prima di lasciare spazio a Pasquale Marino (fino alla 21^), esonerato poi in favore del ritorno di Boscaglia (fino alla 38^) poi nuovamente sollevato per Pulga. Il 2018/2019 Suazo dura 3 giornate, poi arriva Corini che tiene botta fino all’11^ dell’anno successivo. Breve avventura con Grosso (12^-14^), poi Corini-bis (15^-22^) e chiusura con Lopez.

Il 2020/2021 inizia con Gigi Delneri, durato 180 minuti, poi Lopez (3^-10^), una traghettata con Gastaldello, Davide Dionigi (11^-20^) per finire con Pep Clotet. Nella scorsa stagione Cellino sembra trovare maggiore feeling con Filippo Inzaghi, ma le cose precipitano nella seconda parte di stagione con l’esonero di Superpippo e il ritorno di Corini. Il “meglio” – rigorosamente fra virgolette – Cellino lo dà nel campionato in corso: inizia con Clotet, lo caccia per chiamare Alfredo Aglietti che dura solo 2 giornate, fa tornare Clotet che viene nuovamente esonerato dopo altre 3. Ora la squadra è affidata all’ex capitano del Brescia e attuale allenatore della Primavera Davide Possanzini. Ovviamente fino alla prossima puntata.

Giordano Signorelli

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