Il calciatore del Chievo, con un passato nel Cagliari, morì in un incidente stradale

Come ogni giovane vita finita prematuramente, la morte di un calciatore è una tragedia che scuote tutti gli appassionati. Chi ama questo sport finisce inevitabilmente per avere una corrispondenza virtuale con i nomi che lo giocano ai livelli più alti.

La notizia della scomparsa di Jason Mayélè, se possibile, fece anche più male per il modo in cui arrivò: come un fulmine a ciel sereno. Un tragico ed improvviso destino.

Destino fatale

Era il 2 marzo del 2002. Internet cominciava ad essere uno strumento molto utilizzato, ma era ancora l’epoca in cui erano ancora telegiornali e radiogiornali a rappresentare il più comune veicolo di diffusione di notizie alle masse.. E molti ricorderanno i servizi che rivelarono la tragica notizie: Jason Mayélé era morto in un incidente stradale a Bussolengo, in provincia di Verona.

A strapparlo alla vita fu un tragico incidente stradle che vide la sua auto scontrarsi con un’altra vettura. Morì poco dopo il trasporto in ospedale

Prima la Sardegna, poi l’approdo nella favola Chievo

L’attaccante congolese proprio nell’estate precedente era passato dal Cagliari al Chievo. Era arrivato in Sardegna nel 1999. Aveva collezionato una cinquantina di presenze tra B ed A, prima di raggiungere i gialloblu che all’epoca erano la favola del calcio italiano. Con la maglia dei veneti arrivarono 10 gettoni di presenza.

In precedenza, invece, aveva giocato quasi 200 partite con la maglia della Chateauroux (segnando 40 gol). Con i francesi aveva scalato le categorie transalpine: dalla terza serie al massimo campionato. Con la Nazionale della Repubblica Democratica del Congo anche una partecipazione alla Coppa d’Africa del 2002.

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