Un giovane attaccante svizzero di origini turche arrivò in Serie A nel novembre 1990, accompagnato da grande curiosità. Stiamo parlando di Kubilay Türkyilmaz, che il Bologna portò in Italia.

PRIMA. Nato a Bellinzona (Svizzera) il 4 marzo 1967 e figlio di emigrati turchi, Kubilay Türkyilmaz si mette in mostra nella squadra della sua città natale a metà anni Ottanta. Il successivo passaggio al Servette conferma le ottimi doti di stoccatore, da centravanti dal fisico solido e dotato di notevole personalità. Nel febbraio 1988 debutta nella Nazionale elvetica contro la Francia, segnando le prime reti (2) nello stesso settembre al Lussemburgo.

Con la maglia del Bologna

ITALIA. Nel novembre 1990, il 23enne attaccante viene ingaggiato dal Bologna che ha liberato una casella per un calciatore straniero, dopo la cessione del difensore bulgaro Iliev. La società felsinea paga 3 miliardi di lire al Servette per assicurarselo. E a “Kubi”? Contratto triennale (che rispetterà), 300 milioni di ingaggio a stagione più casa, automobile e bonus legato ai gol segnati. Debutta alla nona giornata contro il Bari e infila il primo gol alla terza presenza. Alla fine saranno 9 (di cui 3 su rigore) in 22 partite, da capocannoniere di un Bologna mestamente ultimo. In 3 campionati porta a casa due retrocessioni, cercando di fare il possibile senza riuscirci. In tutto, con i rossoblù, 83 presenze e 24 reti.

Nella Nazionale svizzera durante Euro ’96

DOPO. Firma per i turchi del Galatasaray, con cui vince subito il campionato e ben figura anche in Nazionale: tuttavia, nonostante l’apporto di Kubilay nelle qualificazione a Usa ’94, Hodgson lo esclude dai 22 per lo storico ritorno della Svizzera a un Mondiale. Lo avrebbe chiamato invece per l’Europeo inglese del 1996: un suo rigore mancino firma l’1-1 contro i padroni di casa. Va benissimo l’avventura nel Grasshopper, viene eletto miglior calciatore svizzero per 4 anni di fila. Locarno, Lucerna, Bellinzona le sue successive tappe, con una breve puntata italiana nel Brescia 2000-01 (9 gare senza segnare). Con la Svizzera batte il record di gol detenuto da Abegglen (saranno alla fine 34 gol in 62 incontri), poi infranto da Alexander Frei. In seguito è diventato un celebre commentatore, in tv e per la testata Blick. Torna in campo alla veneranda età di 47 anni, nel 2014, per aiutare il “suo” Bellinzona appena fallito.

Türkyilmaz oggi

Fabio Ornano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *